UGUALI O DIVERSI?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Settembre, 2017 @ 7:29 amDetto altrimenti: detto … da chi?          (post 2829)
“Uguaglianza fa eleganzaâ€, “allineati e copertiâ€, “un unico sentireâ€, “approvato all’unanimità †…. etc. In post precedenti ebbi modo di citare un grande, il premio Nobel russo, morto a NY e sepolto a Venezia, Josif Aleksandrovich Brodskiy (1940 – 1996), il quale nella prefazione del suo “Il canto del pendolo†(Adelphi) invitava un gruppo di studenti a “diffidare dei grandi numeri, delle folle osannanti, degli eserciti compatti, delle unanimità … se non altro perché dentro i grandi numeri più facilmente può nascondersi il male†(cito a memoria).
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L’unanimità ? Quella del “Crucifige!” Tutti d’acccordo …
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Oggi “rubo†il pensiero ad un altro grande, Friederich Wilhelm Nietzsche (1844 – 1900) , il quale nel suo “Così parlò Zarathustra†in un passo invita a riflettere sull’ “uguaglianzaâ€. Il capitoletto si intitola “Delle tarantole†e nella mia edizione (Adelphi, anno 2015 ed. 39) è a pagina 111: “Voi, predicatori dell’uguaglianza, volete esercitare la vendetta e l’oltraggio contro tutti coloro che non sono uguali a voi … così come la tarantola che morde tutti quelli che non sono tarantole …â€. Ecco, questo passaggio mi ha impressionato per la sua attualità . Noi prima, le nostre “crociate†in oriente e nelle Americhe; noi contro i non-stalinisti; i non-hitleriani, i non-mussoliniani; i non-bianchi; etc.. Oggi, i terroristi che fanno strage di chi “non è uguale a loroâ€.
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Uguaglianza? “La legge è uguale per tutti … per tutti coloro che … per gli altri noâ€. La mia è una battuta, s’intende, però ne gira un’altra più accattivante: “la legge è uguale per tutti tranne le eccezioni di leggeâ€.
Ma torniamo a Nietzsche. Tutti uguali? No, continua il filosofo (op. cit., pag. 113) …â€La vita non può se non continuamente superare se stessa … la vita vuole edificare se stessa in alto con pilastri e gradini: verso vaste lontananze essa vuole mirare e ancora al di là … verso bellezze beate, per questo essa ha bisogno di altezza. E poiché ha bisogno di altezza, ha bisogno anche dei gradini e della contraddizione tra i gradini e coloro che salgono …â€. In un precedente passaggio aveva detto che l’uomo non è un fine, ma un tramite, un ponte verso il superamento di se stesso.
Fine (quasi!) delle citazioni A me piace interpretare il suo pensiero sotto due angolazioni: 1) panta rei (Eraclito di Efeso, 535-475 a. C.), tutto scorre, anzi, tutto deve scorrere a cominciare da ogni persona; 2) diverso è bello, diverso è necessario, diverso è ricchezza, diverso è crescita, diverso è libertà , diverso deve essere rispetto reciproco.
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