U BAGNUN A CAMUGGI (CAMOGLI)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Agosto, 2017 @ 6:41 amDetto altrimenti: un tipico piatto ligure e molto altro (ospiti di Gigliola)Â Â Â Â (post 2807)
(U bagnun, zuppa di acciughe tradizionale di Riva Trigoso, piccolo paese della Riviera Ligure di Levante. Il bagnun va servito con le gallette del marinaio. La ricetta in internet).
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Camuggi il ristorante. Lui si chiama Riccardo come me. Sul tavolino del suo ristorante “Il cucù’†campeggia un sasso colorato rosso e blu, i colori del Genoa. Ma io sono sandoriano … ci salutiamo: Riccardo piacere … Riccardo piacere. Però devo dirglielo. Lo dico, sono sandoriano … evvabbè dice lui, evvabbè dico io. Siamo nella prima strada a ridosso del lungomare: più frequentata dai turisti, quella; più genuina e più frequentata dai “Camugin†doc, questa.
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Dico io: “Ho inaugurato il fonte battesimale alla Doria, come faccio a non essere sandoriano?” Dice lui: “Quando la Samp gioca contro altre squadre, io tifo Samp”. Dico io: “L’ultima partita che ho visto allo stadio, 1956 (avevo 12 anni!): Genoa-Fiorentina, 3 a 1, la Fiorentina di Fulvio Bernardini campione d’Italia per la prima volta; il Genoa imbattuto in casa”. Dice lui: “Viva le due squadre genovesi”. Dico io: “Io ho un figlio sandoriano ed una figlia genoana”. Diciamo noi: “Pace fatta”.
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Già , siamo a Camogli, Camuggi in dialetto, Ca’ delle mogli oppure Ca’ a muggi. Casa delle mogli perché i Camugin in passato armavano fino a mille velieri e a casa restavano solo le mogli; Ca’ a muggi, Case a mucchi per via di come sono “ammucchiate†le sue case, originariamente dipinte con le vernici che residuavano dalla verniciatura dei pescherecci. L’armatore di una nave? E’ colui che prende la nave in affitto dal proprietario e “la fa viaggiareâ€. Quindi, nell’ordine, di una nave: proprietario, armatore, capitano, timoniere.
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Riccardo ci suggerisce “U bagnùn†piatto veramente tipico dei pescatori: acciughe piccole, appena scottate, in un bagnetta di pomodoro e da una parte, in piedi nel piatto, in una sorta di bagnasciuga, una galletta, l’erede nobile della galletta cibo dei marinai d’un tempo. E’ troppo buono il Bagnùn, lo divoro sgranocchiando la galletta man mano che si inzuppa di sugo… dimenticandomi di fotografarlo! Mi rifaccio con uno scatto di Riccardo e degli ingredienti di quel piatto. Per secondo, altra portata che respira di mare.  Riccardo, promosso a pieno voti, torneremo! Firmato Riccardo
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Camuggi il porto
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Camuggi il gozzo ligure (6,5 m lft, motore eb diesel Yanmar 40 CV)  con nipote Cap. Enrico Perasso a bordo. Sullo sfondo, alcune case a mucchi.
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Camuggi il promontorio
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Camuggi a pesca: a Punta Chiappa, confine fra la zona di pesca libera e il parco naturale, ecco la pinna di un delfino, ma soprattutto una “mangianza di tonni”. Dicesi “mangianza di tonni” un’area di mare nella quale un branco di acciughe è stato sorpreso dai tonni che fanno di tutto per mangiarsele. I tonni attaccano da sotto, le acciughe fuggono verso la superficie trovano … molti gabbiani che come tanti caccia le catturano a pelo d’acqua. La superficie del mare è resa schiumeggiante da tanta attività . Se il pescatore lanciasse la lenza dentro tale area, avrebbe il 90% di probabilità di catturare un tonno. Nel frattempo le acciughe si sono rifugiate sotto al barca: se fossimo usciti a pesca. le avremmo potute catturare con il retino! Due giorni prima, nella stessa area, a due miglia dalla costa, avvistate due balenottere che “soffiavano”.
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Camuggi il mis-fatto. Tonni, tonnara. Con filati speciali acquistati in India, i pescatori di Camogli, con mesi di lavoro, seduti allineati lungo il molo del porto, avevano costruito una rete e allestita una tonnara. Una notte ignoti l’hanno distrutta. Il giudizio sul mis-fatto: discussione aperta …
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Camuggi vista mare
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Camuggi cumm’eimu (come eravamo)
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Camuggi verticale
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Camuggi d’a … mare!
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Camuggi mattino
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Camuggi mezzogiorno
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Camuggi il pescato
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Camuggi buonanotte
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Camuggi le stagioni. Pieno di turisti e di vita in estate. Magico nelle altre stagioni. Io preferisco la sua bellezza invernale. Quando la città è quasi deserta, come quando i suoi uomini erano per mare …
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Camuggi libecciate. Oltre il molo.
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Camuggi la vela. Un mio sogno, essere a Camogli in inverno con il mio fun Whisper ITA 526 e il vento da nord. Mare teso, senza onde, colori vivacissimi, soprattutto il bianco della schiuma sollevata dalla prua … (nella foto sono verso Riva del Garda)
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Camuggi per finire. Sulle prime non ve ne accorgete. Dopo un po’ si: nel porto non ci sono barche a vela né yacht privati, solo i battelli di linea e i tanti gozzi dei Camugin. Il molo del porto negli ultimi anni è stato prolungato ma ciò solo per garantire maggiore protezione all’esistente dalle libecciate (vento da sud ovest). D’altra parte una delle due: mantenere la frequentazione autentica, originaria, autoctona di quello specchio d’acqua o snaturare il porto (e quindi il borgo) e aprirsi al turismo nautico. Hanno preferito la prima soluzione, ed io, pur essendo un velista (v. foto sopra), concordo in pieno. Il turismo arriva via acqua con i battelli di linea e via terra: poco in auto, vista la limitatezza delle aree di sosta e parcheggio; molto via ferrovia: Camuggi non è attraversata dall’Aurelia.
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