DA TRENTO AL BONDONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Luglio, 2017 @ 6:23 amDetto altrimenti: in funivia         (post 2792)
Ma insomma, alcuni sono riusciti ad andare dagli Appennini alle Ande; altri dalle Alpi alle piramidi e dal Manzanarre al Reno; altri ancora sulla luna … e noi? Noi non siamo capaci di andare – in funivia – da Trento a Trento 2000, alias al Bondone? L’Adige di ieri riporta lo studio su questo progetto il cui costo sarebbe di circa 40 milioni: opera pubblica, mista o privata?
Il denaro, sia pubblico che privato, non esiste “a tasso zeroâ€. Esso ha comunque un costo checchè ne dicano le varie pubblicità di vendita auto. Ugualmente l’ammortamento deve essere fatto sull’intera somma investita, ancorchè – ad esempio – una parte sia stata “regalata†al progetto da parte dell’ente pubblico. E poi, i costi ed i ricavi della gestione? Quali sarebbero? Non è semplice far quadrare i conti. Tuttavia questa sembra essere la volta buona, perché gli estensori del progetto stanno portando a termine di paragone le numerose funivie dello stesso tipo che, in zona e non, sono in attivo: Malcesine, Renon, Aosta; Merano, Innsbruck, Siusi, un utile diretto oltre al notevole indotto.
L’indotto … e qui ritorna il mio discorso a pedali: quante migliaia di ciclisti potrebbe attrarre e drenare la nuova funivia per portarle in quota e farle planare in diverse direzioni, prima fra tutte il Lago di Garda che prima o poi – si spera prima – sarà incoronato dalla pista ciclabile più bella del mondo?
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