200 ANNI DI BICICLETTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Luglio, 2017 @ 4:03 pm

Detto altrimenti: commemorati al Muse di Trento   (post 2770)

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Due giorni fa, grande cerimonia. Al banco degli oratori personaggi di tutto rilievo, sportivi e istituzionali. Conduttore, un importante giornalista sportivo de l’Adige, Pietro Gottardi. Delle quasi due ore di interventi che hanno preceduto il taglio del nastro dell’interessante mostra, la maggior parte è stata dedicata allo sport del ciclismo, meno alla bicicletta, alle sue regole e al suo sviluppo. Ed allora mi sono preso la briga di dire io qualcosa (solo qualcosa, per carità, lungi da me voler esaurire l’argomento!) su quattro temi:

  • Bicicletta in città
  • Bici turismo
  • Bici escursionismo
  • Piste ciclopedonali extraurbane
  • Rapporto auto-bici

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Antifurti (per alleggerire il discorso con un po’ di … spirito!)

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Bicicletta in città: questo argomento e questo mezzo di auto-locomozione merita che gli sia attribuita centralità. Non può essere gestito come un quid che “cresce ma disturba l’esistente”. La Presidente Nazionale Fiab Giulietta Pagliaccio auspica che nelle revisioni del codice della strada si dia centralità alla persona, non all’auto.

Bici turismo: la nostra provincia è attraversata da flussi turistici che vanno da – e arrivano a – . Occorre invece puntare maggiormente su strutture e iniziative che inducano questi flussi a fermarsi in – .

Bici escursionismo: per intendersi, spesso in montagna. Rimando alla regolamentazione del CAI Centrale, Quaderni di ciclo-escursionismo, reperibili in internet.

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Piste ciclo-pedonali extra-urbane. Il rapporto pedone-ciclista è difficile. Entrambi le categorie molto spesso si ignorano reciprocamente. Pedoni: tengono la destra anziché la sinistra, alzano braccia ad indicare lontane cime, incrociano altri pedoni senza preoccuparsi che in quel momento occupano l’intera pista; procedono in gruppetti. Ciclisti: talvolta troppo veloci (ma in Sudtirolo ho visto un cartello particolare: “Velocità massima 30 kmh escluse le bicilette”).

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Volare, oh oh … nel blu dipinto di blu …

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Rapporto auto-bici. Prima direi di insistere sul rapporto auto-auto (disciplina nelle rotatorie; distanza di sicurezza, per citare due casi di frequenti violazioni mai sanzionate!). Partendo da questa base educazionale, ci si può ci si può dedicare al rapporto auto-ciclista: basta condurre gli automobilisti a vedere come tale rapporto si configura in Austria, Germania, Olanda, etc..

 

 

Fine

Sono stato abbastanza breve, vero? Ho inteso lanciare sassi nello stagno … poi vedremo se da cosa nasce cosa …