LUCIA BRUNI, IN BICI PER L’EUROPA …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Luglio, 2017 @ 12:49 pm

Detto altrimenti: … pro Europa, ovvero per la piena integrazione dell’Europa!   (post 2769)

 

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Il primo contatto a pedali di Lucia con Fiab Trento avvenuto pochi km a nord di Borghetto (qui, insieme al collega Claudio, siamo a Mori): andandole incontro da Trento, io l’ho accompagnata fino a Bolzano (tot. 160 km)

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Questo è un postaltrui, scritto da un carissimo amico collega fiabbino di Bolzano, Fabio Martorano, persona che io stimo moltissimo e che pertanto, essendo io delegato dal Presidente di  Fiab Trento ad assistere Lucia nella tratta regionale, ben volentieri ho coinvolto. Pubblico questo post a sua insaputa (ma poi glie lo dico!). Io ne ho ampiamente parlato alcuni post fa con un LP-Long Post in data 24 giugno. Sono lieto che ora a scrivere sia anche un’altra persona. E che Persona! (Che non me ne vorrà se ho aggiunto io le foto).

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Inizia:

IMG-20170705-WA0012Che impresa ragazzi di questa biker Fiab !!!! Si chiama Lucia Bruni, vive a Bologna, è laureata in Culture e Diritti Umani e Relazioni Internazionali; ma più ancora è specializzata negli studi e sulle tematiche della convivenza dei popoli. Ha compiuto qualcosa di eccezionale pur di attirare l’attenzione sui problemi dell’Europa post Brexit: ha percorso in bici un viaggio attraverso le città europee nelle quali risiedono le maggiori sedi amministrative  e politiche dell’Unione Europea. E’ partita da Roma il 19 giugno ed è arrivata a  Bruxelles il 5 luglio. Totale 2050 Km in 16 giorni.  Al di là di ciò, chi ha avuto modo di conoscerla ha capito subito con che persona si ha a che fare e non solo per il suo impegno politico e sociale, ma anche e soprattutto per il suo profondo bagaglio culturale. Come biker Lucia si è dimostrata coraggiosa e preparata, poiché ha compiuto quest’impresa in solitario, senza alcun mezzo di appoggio al seguito. E’ stata scortata solo da qualche ciclista volontario che l’ha attesa al suo passaggio e l’ha accompagnata per qualche chilometro.

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Bolzano, Fondazione Alexander Langer: Edi Rabini, Helmut, Lucia, Fabio, Anna, Walter

Ha pianificato il progetto suddividendolo in 16 tappe, predisposte anzitempo: dai pernottamenti agli incontri con funzionari politici, enti culturali e associazioni volontarie che operano nella rete dinamica europea. Ha mantenuto una media di 130 km al giorno. Una performance  eccellente se si considerano il peso dei bagagli appresso, i dislivelli e le asperità dei territori che ha attraversato come gli Appennini, le Alpi, le montagne bavaresi, la Foresta Nera, le pianure del Nord solcate dal vento e dalla pioggia battente. A ciò si devono aggiungere pure i tempi degli incontri con le personalità, delle visite nelle fabbriche ricostituite grazie ai fondi europei, ai luoghi di lavoro o alle sedi delle associazioni UE.

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Con il suo Schutzenengel (angelo custode) Helmut, che le è stato a fianco nella bufera del Brennero

S’è trovata pure a dover dare conto alla settimana meteo più difficile di questo inizio d’estate: è passata dal caldo torrido padano all’ondata di maltempo e al brusco crollo delle temperature dei giorni scorsi sull’arco alpino e transalpino. Le giornate del 24 e 25 giugno infatti l’hanno messa a dura prova sulla strada per il Passo del Brennero e poi in Austria. Frane, temporali e grandinate violentissime avevano interrotto le strade statali, l’autostrada e la ferrovia. Si è trovata isolata e ha dovuto aggirare gli ostacoli creati dai fiumi di detriti che l’hanno costretta poi a proseguire al buio per chilometri sotto una pioggia battente.

 

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Le strisce! Mettiamole le strisce!

Con questa impresa Lucia ha voluto dare esempio e testimonianza in prima persona dell’importanza dei vincoli europei ai fini della pace nell’ unione europea. Lei sostiene infatti che l’Europa post Brexit è “frastornata” dalle vicende che si susseguono e che i problemi dei rifugiati e migranti stanno mettendo a dura prova non solo i vincoli di collaborazione ma la stessa unità fra gli Stati. Per questo ha voluto ricordare con questo viaggio i 60 anni dei trattati di pace delle Nazioni Unite d’Europa ricordando a tutti che questi avevano consentito di trasformare il Vecchio Continente che per millenni era stato teatro di guerre, massacri e scempi fratricidi in un’Europa di benessere, di sviluppo, di solidarietà e di pace”. Spetta a ognuno di noi l’impegno di riuscire a mantenere vivo e di continuare a credere in questo grande progetto di sviluppo e di crescita civile e democratica.

 Vi accludo un articolo ANSA apparso oggi e a seguire una mia pubblicazione in merito a questo speciale evento:

http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2017/07/05/ue-bolognese-fa-roma-bruxelles-in-bici_d867e6fd-19f5-49c7-abc2-a075078d8257.htmlhttp://ilmiocuoreperleuropa.eu/2017/07/04/il-treno-per-leuropa/

Per chi desiderasse conoscere e approfondire il progetto della bolognese Lucia Bruni può trovare nel suo sito (www.ilmiocuoreperleuropa.eu ) il programma e ogni più specifico particolare del progetto da lei ideato e portato a compimento. Un saluto caro a tutti.

Fabio Martorano

Finisce

Bravo Fabio! Ecco il mio commento

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16 tappe il 16 giorni, in “quei” 16 giorni, non in uno di più e nemmeno di diverso, qualunque sia stato il meteo. Tutti i bagagli appresso, compresa una mini officina. In ogni tappa la prima cura di Lucia è stata per gli incontri, le commemorazioni, l’arricchimento reciproco della memoria e delle speranze: mai preoccupata dei km ancora da pedalare. Dice Lucia: “La bicicletta è il locomotore ideale, perché porta una persona ma è la persona che è il proprio motore”. E così sia per l’Europa: ognuno di noi salga sulla sua bicicletta ideale e pedali, ci creda, si spenda, “spinga” per il raggiungimento di questo obiettivo. Insieme ce la faremo.

F.to: Riccardo, blogger fiabbino, con la proposta di una serata Fiab Trento con Lucia.

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