CERVIA LA NUIT E NON SOLO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Giugno, 2017 @ 6:55 am

 

Detto altrimenti: si scrive Cervia e “Zirvia” ma si legge “Ziria”     (post 2746)

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sdrIn queste zone una puntata l’anno la facciamo sempre: incontro con la cugina del cuore (mia moglie), acquisti ai mercatini (idem), cene di pesce (noi due), tanta bicicletta (io). Partenza da Cervia o Milano Marittima, i percorsi sono obbligati: verso nord alle foci del Bevano, a/r 20-25 km; Basilica di S. Apollinare in Classe, a/r 45 km; Ravenna, Lido di Dante e ritorno, 60 km. A ciclisti allenati possono sembrare percorsi brevi, ma .. raga … sono tutti su sterrato ed erba ed allora valgono di più! E poi ci sono le soste, volete mettere le soste? Start and go è più faticoso! Ma allora perché ti fermi? Chi te lo fa fare? Per scattare fotografie, cribbio! Una natura così bella te la vuoi portare un poco a casa!

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Verso Comacchio

           Verso Comacchio

Ma se prendi l’auto e ti spingi un po’ fuori, ad esempio a nord, a S. Alberto, poi a pedali traghetti e arrivi a Comacchio ed oltre. Oppure da Cesena sali sui colli con pendenza mica male (15%!) fino a Bertinoro, Polenta (quella di Francesca da Rimini, lei Francesca era una Da Polenta), per scendere a Forlimpopoli. Oppure lasci l’auto a Forlì e Sali a Predappio, Premilcuore fino ai parchi naturali del Casentino a Stia, la capitale delle famose  lane casentinesi!

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La notte è piccola per noi, troppo piccolina …

Milano Marittima la nuit, movida artificiale. Cervia la nuit, movida naturale. Cervia (si legge Zirvia!) … ci siamo venuti di giorno e di notte. Di giorno per visitare le saline e il Museo del sale, per ammirare le barche a vela dei pescatori, per passeggiare nel suo vecchio “Quadrilatero”. La sera (notte per noi, vecioti che nottambuli non siamo più) per vedere e vivere la “movida naturale”, la gente che vive le strade e le piazze, che mangia per strada, che acquista nei mercatini per strada, che cerca disperatamente un parcheggio e che lo trova lontano, sempre più lontano.

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Ecco, ho voluto fermare questa realtà con due foto “a caso”, non studiate, non ritoccate, fatte d’istinto, niente di che, niente di speciale … così come l’occhio le ha viste. Quella sopra, la fila dei ristorantini all’aperto lungo il porto canale. Questa qui a fianco un negozio di gastronomia, in uno degli accessi al Quadrilatero, un negozio alla Van Gogh: “Scusi, posso scattare una foto” “Prego si accomodi, ma io non sono fotogenico” “Fa lo stesso, tenga … il biglietto del mio blog così si rivede” . Grazie prego ma le pare.

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           Alberi

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Dopodomani si rientra a Trento: in programma l’11 giugno a pedali nella Valle dell’Inn, in Austria, con la nostra FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Da Innsbruck a Kufstein, il confine con la Germania: dalle “piramidi” (di sale) alle Alpi, si potrebbe dire così …

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Good Bike everybody e … joint us, iscrivetevi alla FIAB, anzi a Fiab Trento!

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P.S.: un genovese come me … poteva fare a meno di fotografare un “gozzo” ligure? No di certo!

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