A RIVA, A RIVA!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Maggio, 2017 @ 5:54 pmDetto altrimenti: salire in cima all’albero del veliero!  (post 2734)
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Già , perché andare (meglio: salire) “a riva†in gergo marinaresco significa proprio questo: arrampicarsi fino in cima all’alberatura del veliero. E invece qui da noi in Trentino significa andare a Riva del Garda. E noi ci siamo andati, dopo mesi di pausa (causa sci, maltempo, biciletta).
La mattina bonora sono alla barca. Nel pozzetto tre uova di folaghe. Nido non ancora fatto. Negli anni scorsi ho tenuto ferma la barca per 40 gg per non disturbare la covata. Questa volta non me la sento: “forte†dell’assenza dei genitori, butto in acqua le uova. Dopo un attimo arriva la mamma e subito dopo il compagno e per una buona mezz’ora sostano, protestando vicino alla poppa della barca. Mi sento un verme.
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Arrivano gli amici Francesca e Michele (BV, Battesimo della Vela!), Mattia (V, velista) e Gianfranco (MSB, Mio Socio Barca). Usciamo. Vento ( = “vento da nord”) non forte (max 12 nodi) ma quanto basta per arrivare a capo Reamol e alle limonaie subito dietro. Rientriamo di bolina. Il vento cala poco a poco. Sul monte Baldo compaiono i “baloni del Baldoâ€, ovvero le nuvolette bianche di caldo, “segnale†dell’Ora. Sono le 13,00, mi aspettano a casa. Smotoriamo l’ultimo miglio.
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Arrivati all’ormeggio in Fraglia (della vela Riva) la sorpresa: un’altra coppia di folaghe ha nidificato sui gradini della scaletta della quale si serve il mio vicino di barca per salire e scendere dal pontile. Dico ai miei amici di fare piano, io stesso ormeggio con molta delicatezza. La mamma folaga lancia un richiamo: subito accorre il compagno che si frappone “minaccioso†fra la sua famigliola e la mia barca. Una scena commovente che mi induce due riflessioni:
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- Un piccolo uccello mette la sua vita a rischio per difendere quella dei suoi nascituri. Noi fabbrichiamo e vendiamo armi per uccidere uomini e animali. Una bella differenza;
- dare dell’ “animale†ad una persona è fargli un complimento.
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P.S.: ecco qui a fianco il nido degli anni scorsi, quello del “fermo barca” per quaranta giorni!
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