IL MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2017 @ 6:17 am

Detto altrimenti: la montagna in città o la città in montagna?   (post 2727)

Sopramonte (Tn). Ieri sera. Il giornalista e storico Luigi Sardi e l’antropologo Annibale Salsa, nella sede della Circoscrizione Trento Bondone. Moderati da Domenico Fadanelli.

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           Sardi, Fadanelli, Salsa

Siamo “saliti” ad ascoltare: è sempre interessante ascoltare l’amico Luigi; è sempre utile conoscere nuovi (per noi) contributi (Salsa). Luigi ha fatto la storia delle idee proposte sul collegamento funiviario della città alla sua montagna: storicamente una montagna di proposte, riunioni, pareri, idee. E basta. L’antropologo … io ne venivo pochi giorni fa dall’avere ascoltato il sociologo De Rita sul rapporto montagna – resto del paese: ne ho tratto due concetti: 1) in montagna la popolazione è cresciuta di numero, in pianura è diminuita; 2) occorre ripartire (to restart) dal “resto” da ciò che ci è rimasto dagli errori del passato e/o da ciò che di buono comunque disponiamo.

WP_20170515_007Salsa ha evidenziato come – soprattutto sull’ esempio svizzero, tirolese e francese – sia utile e necessario portare la montagna in città e non viceversa e come occorra “regolare” e non “permettere tutto” o “vietare tutto”. Trento, unica città di montagna non collegata alla sua montagna. Ci ha poi spiegato come la natura completamente “libera” uccide la biodiversità, la quale è tale in quanto comprende l’uomo e i suoi interventi: I boschi in ordine, i prati ben rasati del Sud Tirolo non sono “naturali” ma “biodiversi”.  Quindi non si tratta – prosegue – di fare o di non fare, ma di “come” fare.

Altri hanno posti l’accento sulla poca incisività e incompletezza dei piani territoriali di rilancio del territorio. Altri sulla necessità dei “piccoli” interventi (il “balcone” di Sardagna dimenticato e inutilizzato! Il non-parcheggio alla base della seggiovia Rocce Rosse, etc.) o della cura per tutte le comunità che abitano le pendici del monte.

trasporto-della-biciIo – da ex istruttore di alpinismo, iscritto al CAI da 53 anni, attuale sciatore e ciclista FIAB Trento – mi sono permesso di fare un breve intervento: “In Trentino abbiamo una risorsa sfruttata solo in inverno: i dislivelli. In Austria (Mountain bike Tirol safari) hanno messo in rete 17 funivie che in estate portano in quota i ciclo escursionisti e li fanno scendere a valle per ben 700 km complessivamente. La funivia del Bondone potrebbe intercettare le decine di migliaia di cicloturisti che annualmente percorrono le ciclabili di fondo valle e contribuire così al pareggio e all’utile della gestione dell’impianto. Regolamentare? Certo! Si vedano i quaderni del CAI Centrale che regolano la pratica del cicloescursionismo”.

.Bassano (2)

Poi, stanco per una giornata molto intensa a faticosa per i molti impegni che l’anno caratterizzata, e dovendo pedalare il giorno dopo (oggi che scrivo) i 100 km da Trento a Bassano ho lasciato la riunione prima della sua fine, e anche in questa sede me ne scuso con gli organizzatori, gli oratori, i presenti.

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E con questo i progetti di montagna che stanno catturando la mia attenzione sono due: questo e il Progetto Tonale, località nella quale il 24 aprile 1987 costituii l’attuale Carosello Tonale SpA (cfr. i numerosi post in materia).

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