INCONTRI – GLORIA ZENI 2, ARTISTA DELLA MATERIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Maggio, 2017 @ 5:10 amDetto altrimenti: a seguito dei post “Incontro†del 18 marzo 2016, n. 2317   e  del post 10 gennaio 2017 (“Accademia delle Muse”)                    (post 2723)
E’ la prima volta che dedico due “Incontri†alla stessa persona, ma sono stato incuriosito da due fatti: il viaggio-studio che l’interessata e le sue allieve hanno compiuto in Boemia, per vedere come nascono I famosi cristalli; la sua mostra nel bosco a Spormaggiore.
E ricominciamo dall’ ….â€inizioâ€: Gloria, nata a ….? Studiata†a …?
Sono nata a Trento il 29 del 9 del 1958. Ho frequentato prima l’Istituto d’Arte a Trento e poi l’Accademia di Belle Arti di Bologna, sotto la guida di Concetto Pozzati. Ora insegno Arti Figurative all’Istituto delle Arti  “A. Vittoria” di Trento.
La tua attuale produzione artistica
Nel mio laboratorio faccio nascere opere pittoriche e in vetro con tecniche che spaziano dal mosaico alla fusione del vetro, molatura e casting. Personalmente ha esposto in diverse mostre collettive e individuali e realizzato scenografie per enti e privati in provincia di Trento e in Italia.
La creatività della Zeni si manifesta anche nell’ambito del vivere quotidiano, in oggetti d’uso. Segno e colore diventano protagonisti frantumandosi nelle mille rifrangenze del vetro. L’identificazione prima con la materia scelta dà i risultati quando l’artista si libera dal disegno e dalla rappresentazione, ricicla materiale povero, pezzi di vetro levigati dall’acqua e dal vento, precedenti scarti di lavorazione, frammenti votati alla morte che ridiventano parte essenziale dell’intero. La forma coincide allora con l’illimitato al quale la vita aspira.( Nicola Loizzo)
Lei ama definirsi “artista accattona†a me piace considerarla artista “maga†pensando a quelle figure femminili dotate di straordinario potere creativo che ricorrono nelle tradizioni popolari: donne che conoscono i segreti della natura, e li utilizzano a fini rigenerativi. Di ciascun oggetto raccolto Gloria sa valorizza le tracce lasciate dallo scorrere del tempo, le forme curiose plasmate dalla natura, che non cancella ma integra nel suo processo creativo per un risultato finale che è appunto sintesi del lavoro del tempo e dell’intervento dell’artista.( Manuela Cescatti)
Gloria, ma .. l’arte … è una malattia di famiglia?
Ho due figlie: Martina e Michela Dal Brollo. Entrambe hanno studiato nel campo dell’arte, senza che io abbia spinto in tal senso, forse da sempre hanno respirato questa aria. Martina ha frequentato l’Istituto d’arte prima e poi la Facoltà di Belle arti a Barcellona ora si trova in Cina a Pechino come insegnante in una scuola d’arte per bambini. Michela prima la scuola d’arte e ora sta frequentando l’Accademia di Belle arti ad Anversa. Tutte e due hanno già esposto in mostre collettive e individuali le loro opere.
Come mai risiedi a Spormaggiore?
Mi sono trasferita da due anni a Spormaggiore, paese natale di mio padre (v. post citato e il suo libro: “Patrum domus revirescit” (cfr. post citato, n.d.r.) . Inizialmente pensavo fosse un disagio, poi ho scoperto che qui ci sono le mie radici e mi sento a casa, questo è il mio rifugio Il paesaggio attorno mi da calore. Svegliarsi la mattina e poter girare lo sguardo dal Piz Galin (Dolomiti del Brenta) …
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… fino alle cime innevate delle Maddalene mi riempie e mi esalta“Poi si ritorna e basta poco per ritrovarsi, un odore che si intrufola nelle narici, un rumore noto, un passo scricchiolante tra le foglie, il vento nei capelli, il sapore consolante e protettivo di casa. Il ritorno solido e aspro tra le montagne, le mie montagne e i miei sentieri sempre lì,  sempre diversi nel susseguirsi delle stagioni e delle ore. Tra verdi di muschio e rossi di foglie, sdraiata mi incanto di blu struggenti, dove rami dalle punte luminescenti si protendono verso l’impossibile†… questo è un passaggio del mio libro del quale hai parlato nel post del 18 marzo 2016 n. 2317.
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Non potendo per natura star ferma ho trasferito qui anche il mio laboratorio. Con le varie macchine per la lavorazione del vetro. La macchina per molare e il forno per la fusione del vetro. Non mancano le attrezzature per il mosaico, un banchetto da orafo e tutto per la pittura. Inoltre legni sassi e altro raccolto nelle mie passeggiate in montagna che mi servono come ispirazione per futuri lavori. Il laboratorio mi serve anche come deposito di tutte le opere mie e delle mie figlie. Spero che in seguito mi dia l’opportunità di vendere qualche lavoro se non altro per recuperare almeno le spese dei materiali. (Il libro qui a fianco è stato presentato, fra l’altro, all’Accademie delle Muse, cfr. post del 10 gennaio 2017 “Accademia delle Muse”).
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Gloria … nel bosco? Dimmi un po’ …
Si, quella che ti ho mostrato l’altro giorno … si tratta di una mostra itinerante permanente denominata: “Di ramo in ramoâ€: opere e installazioni naturali lungo il sentiero che dal Parco Faunistico di Spormaggiore arriva al Castel Bel Fort, allestimento di un percorso artistico nel bosco di Spormaggiore. Progetto delle Biblioteche della Paganella referenti Graziano Cosner, Sandro Osti.  l’Amministrazione comunale di Spormaggiore e la Società Parco Faunistico di Spormaggiore, dalla Fondazione Caritro. Questo progetto si propone di prolungare e collegare il percorso che dal paese di Spormaggiore e in particolare dal museo “la casa dell’orso†dedicato all’orso bruno, animale simbolo del Parco Naturale Adamello Brenta, passa per il Parco Faunistico, per terminare nel luogo storico dove è situato Castel Bel Fort. In questo contesto si intende arricchire il percorso con installazioni artistiche che evidenzino il rapporto tra la natura e l’ambiente che circonda l’uomo.
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Cercando di ritrovare quel sottile equilibrio in cui uomo e natura interagiscono, senza che l’uno predomini sull’altra. Le opere sono state realizzate con elementi naturali che sottoposti all’usura del tempo e ai ritmi della natura si modificheranno e diventeranno un tutt’uno con l’ambiente circostante. Il percorso itinerante si svilupperà in più fasi: prima installazione eseguita da un gruppo di artisti da realizzarsi entro la fine dell’anno 2016. Opere realizzate dagli studenti dell’Istituto delle Arti A. Vittoria di Trento, progetto da realizzarsi entro l’anno scolastico 2016/17. Componenti Progetto: io stessa; altri contributi: Claudio Cestarolli, Marco Cestarolli, Laura Cestarolli, Mauro Zeni. Collaboratore per allestimento: Silvano Zeni. Mappa percorso: Martina dal Brollo.
Progetti futuri
Per il futuro mi basta avere occhi per cogliere ciò che ogni giorno mi viene offerto, voglio avere sempre la capacità di meravigliarmi e di estasiarmi davanti alla magia della vita e tradurre attraverso il “fare”. “Fare” come piccolo omaggio e tributo e perché solo attraverso il “fare” mi sento appagata.
 E … che mi dici del vostro viaggio in Boemia?
Si tratta del gemellaggio dell’istituto delle arti di Trento e Rovereto (organizzato dal dirigente Roberto Pennazzato, Antonio Bari, Cristina Gerola, Maria Grazia Brunelli, Manuela Cescatti. E dalla sottoscritta) con la scuola superiore di specializzazione del vetro di TÅ™eboň e la scuola superiore statale di specializzazione ceramica di BechynÄ›, nella Boemia meridionale, dal 02.04.2017 al 09.04.2017. Organizzatori del gemellaggio: Dirigente Roberto Pennazzato, Antonio Bari, Gloria Zeni, Cristina Gerola, Maria Grazia Brunelli, Manuela Cescatti.
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Il gemellaggio della nostra scuola in Repubblica Ceca è un’esperienza e una collaborazione ormai consolidata negli anni. Questa splendida attività negli anni scorsi ci ha dato l’opportunità di maturare una grande amicizia sia con i colleghi che tra gli studenti delle rispettive scuole. Si sono inoltre approfondite conoscenze, tecniche e scambi culturali che hanno arricchito sicuramente le realtà di entrambe i paesi. Un incontro positivo sia per noi insegnanti che per gli studenti, un occasione di socializzazione e, perché no, di adattamento.
L’accoglienza che ci è stata riservata è stata ineccepibile. Gli operatori scolastici, e le persone incontrate per caso sono state squisitamente gentili cercando sempre di venire incontro alle nostre difficoltà anche prevenendole. La lingua più usata in Boemia oltre quella locale è il tedesco e un po’ di inglese. Nella nostra esperienza avuta con entrambe le scuole boeme interessate all’iniziativa, abbiamo constatato che il lavoro degli insegnati non è unicamente quello di accompagnare gli studenti durante il corso di laboratorio, ma di condividere con gli stessi le aspettative, a volte inattese, nelle realizzazioni degli oggetti progettati con il valore aggiunto dell’esperienza relazionale in un contesto diverso da quello territoriale tradizionale.
Nella Scuola di Ceramica di Bechyne e la Scuola del Vetro di Třeboň, situate nella Regione della Boemia Meridionale appartenente alla Repubblica Ceca, i nostri studenti hanno potuto approfondire le tecniche tipiche della tradizione Boema (laboratori di molatura e incisione, laboratori di pittura e decorazione del vetro, laboratori di tornitura e pittura su ceramica.)
Nelle due cittadine abbiamo avuto l’opportunità di godere dell’atmosfera intima e particolare dei paesaggi, della tranquillità e della bellezza delle architetture tipiche locali. Le cittadine che ospitano le due scuole sono in una zona tutelata sia paesaggisticamente che dal punto di vista idrogeologico, con laghetti, canali, dighe dove l’allevamento di carpe è prevalente. Offrono anche momenti ludici: terme, passeggiate nei parchi, visita a locali tipici.
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Molto importante per noi Docenti è stato poter ricambiare l’ospitalità ricevuta nella settimana che studenti e professori Boemi hanno trascorso in Trentino. Ci siamo attivati per organizzare un programma che potesse soddisfare le loro attese sia nei laboratori scolastici che in visite guidate per ammirare le bellezze culturali e paesaggistiche del nostro territorio. Nei laboratori scolastici hanno frequentato corsi laboratoriali nel dip. di Design del Gioiello, nel dip. di Arti Figurative laboratori di stampa e mosaico, nel dip. Multimedia e nel lab. di Plastica. In questo percorso sono sempre stati seguiti dai docenti della scuola e dai nostri studenti.
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In conclusione questo gemellaggio rimarrà sicuramente nel cuore dei ragazzi e anche nel nostro di insegnanti, crediamo che esperienze di questo tipo abbiano una grossa valenza per un apprendimento diretto e costruttivo nonché per iniziare una dialettica con altre popolazioni che è premessa ad un futuro europeo delle relazioni interpersonali.
Grazie, Gloria, per essere stata disposta a questa intervista e complimenti per la tua, la vostra attività .
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