UN ALTRO GIORNO IN BICICLETTA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Maggio, 2012 @ 4:08 pmOvvero: pedalando da Trento ad Egna, con gli amici di UISP – Unione Italiana Sport per Tutti
Se un domani noi dell’Associazione UISP decidessimo di trasformarci in un partito politico, il che è assolutamente al di fuori di ogni ipotesi e previsione, lo slogan potrebbe essere “Più sport per tutti e per Tittiâ€, e il logo un canarino giallo che pedala sulla sua biciclettina!
Ma veniamo all’oggi. Non di solo pedale vive l’uomo, ma anche di cultura. Innanzi tutto, la cultura del conoscersi, dello stare insieme. Persone diverse solo in quanto fino a quel momento reciprocamente sconosciute, le quali, unite dalle pedalate di gruppo, imparano a conoscersi e a riconoscersi nell’altro. Io e l’altro? L’altro? … Quando mai? Io stesso infatti per l’ “altro†sono a mia volta un “altroâ€. Cioè, non esiste distinzione fra me e l’altro. E da qui discende l’apertura al vicino, la comunicazione, la condivisone: in breve, l’umanità . Ecco la civiltà della bicicletta.
E torniamo con i piedi per terra, anzi, sui pedali. Si parte da Trento, dal parcheggio Area Zuffo di Via Monte Baldo, alle 08,45. Rotta 0°, cioè Nord. Prima meta: bicigrill di Salorno. Nell’andare incrociamo numerose comitive dirette a sud: tutti i ciclisti procedono in fila indiana, ognuno a due-tre metri di distanza dall’altro: Tedeschi. Loro incontrano noi: un gruppetto più avanti, altri distanziati, molti affiancati: Italiani. Uno di loro ci guarda e scrolla la testa. Due di noi si affiancano troppo, un collega mi spinge un po’ ed io cado lateralmente. Ma cado bene, non rovino né il vestiario né le ossa. La nostra Presidente ci impone una sosta “didattica†e ci ricorda come ci dobbiamo comportare: semplicemente come i turisti tedeschi. Ha ragione. Da vendere. Si procede. Decido di stare in coda, disciplinatamente mi accodo ad un gruppetto. 27-30 km/h! Accipicchia come vanno, mi dico!
Non è nello stile del nostro gruppo superare la velocità di crociera di 20-22 km/h! Arrivati a Salorno il gruppetto si dirige in centro paese, alla ricerca di una panetteria. Io alzo la testa e dico “Ma dobbiamo aspettare gli altriâ€. Loro si voltano e dicono: “Guardi che lei ha sbagliato gruppoâ€! Era vero! Succede anche questo … Ripedalo verso la ciclabile e mi ricongiungo ai miei al bicigrill, dove nel frattempo mia moglie Maria Teresa mi raggiunge in auto, scarica la sua bici e si unisce al gruppo. Breve sosta caffè. Si riparte per Egna. E qui, due ore libere per girellare fra i banchetti del mercatino e per mangiare, chi al sacco chi al ristorante. Quindi alle 14,00 tutti al Museo di Cultura Popolare di Egna (Via Andreas Hofer, 50, tel.0471 812472 Signora Muller; 0471 820186, Signora Oberschartner), il quale, preavvertito, apre i battenti solo per noi, per il gruppo degli ardimentosi pedalatori venuti da Trento.
Il Museo è stato aperto al pubblico per la prima volta nel 1990 ed è ospitato in una “Casa Saalâ€, nelle sue condizioni originarie, cioè una casa a metà fra un condominio e un grosso maso plurifamiliare. Gli oggetti dell’arredo domestico che compongono la collezione del museo sono stati raccolti dalla signora Anna Grandi Muller di Egna, la quale, da 20 anni, rovista nelle soffitte alla ricerca di mobili e suppellettili. Gli oggetti esposti sono relativi la periodo 1815-1950, appartenevano alla vita quotidiana di case borghesi e sono collocati nei rispettivi ambienti: cucina, bagno, camera da letto, sala da pranzo, bottega artigiana, stanza dei bambini, stanza per il cucito, locale per il culto, spogliatoio, studiolo, scrittoio, etc.. Fantastico! Ognuno di noi vive molteplici sentimenti diversi: nostalgia, sorpresa, gioia … per tutti, un arricchimento. Riflettiamo: si viveva ugualmente con penna e inchiostro, senza computer, con la “lavatrice a manoâ€. Tutto più faticoso, più lento, ma c’era anche più tempo per riflettere sulla vita, su noi stessi …
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Si riparte. Il gruppo di divide. Alcuni, fra i quali io stesso e mia moglie, torna direttamente a Salorno lungo la pista ciclabile, per accelerare il rientro in quanto in serata dobbiamo arrivare a Riva del Garda: forte vento contrario, che fatica! Altri si spostano sulla destra Adige verso Magrè, per vedere la pianta della vite più vecchia della regione. Io ho percorso 62 km. Altri hanno poi raggiunto Mezzocorona per prendere il treno, altri ancora in bicicletta sino a Trento.
 Che altro dire? Evviva UISP! E per iscriversi a UISP? Semplice, contattate BICI UISP DEL TRENTINO-ALTO ADIGE, Largo Nazario Sauro, 11 – 38100 Trento TN, tel. 3318370070 oppure scrivete a biciuisp.tn@hotmail.it
Per invogliarvi, ecco le nostre prossime pedalate: sul Mincio; lungo l’Adige; intorno alle marocche dell’Altogarda trentino; dal Passo Fedaia ad Ora; lungo il fiume Brenta; quattro giorni lungo il Danubio; il fiume Noce e la Val di Non (ciclabile nuovba!) ; la Rienza (Val Pusteria); ad Avio; alla sorgente dell’Adige, etc.. Vi aspettiamo!