UN’ETIOPE IN TRENTINO E I NOSTRI NUOVI BARBARI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Maggio, 2017 @ 8:31 pmAPPRENDIAMO IERI, 29.12.20 CHE AGITU, 42 ANNI, E’ STATA UCCISA NELLA SUA CASA, CON COLPI ALLA TESTA. RIPRENDO I POST CHE LE AVEVO DEDICATO E MI AUGURO CHE I COLPEVOLI SIANO PRESTO ASSICURATI ALLA GIUSTIZIA
AGGIORNAMENTO 30.12.20: ARRESTATO IL COLPEVOLE, UN DIPENDENTE DEL GANA (AFFERMEREBBE PER MOTIVI ECONOMICI) – v. SUL MIO PROFILO FB LA SUCCESSIONE DEI POST E DEGLI EVENTI.
Detto altrimenti: pochi minuti sul terzo canale TV … (post 2716)
(POST DEL 4 MAGGIO 2017 RIPRESO NELL’AGOSTO 2018 – LEGGERE L’APPENDICE: http://www.ildolomiti.it/cronaca/2018/agitu-la-regina-delle-capre-felici-minacciata-di-morte-brutta-negra-io-ti-uccido
Inizia
Lettera ad un marziano? Una neo trasmissione strana anzi no. Ci sono capitato per caso. Lei, 38 anni, etiope, laureata a Trento in sociologia, torna in Etiopia, manifesta pacificamente contro il governo militare che svende enormi aree agricole alle multinazionali. Denunciata, ricercata, scappa e si rifugia in Italia nel 2010. Dalle “piramidi” alle Alpi …
Osservo: una delle cause delle emigrazioni per loro e immigrazioni per noi: le “nostre” multinazionali che vanno a depredare i loro territori. E poi ci lamentiamo …
Lavora come barista per cinque anni, parallelamente riesce a seguire un corso da formaggiaia in Francia e a mettere su una piccola impresa di allevamento capre “da formaggio” a Frassilongo (Valle dei Mocheni), si fidanza con il suo assistente Ettore Franzon (geometra). Come è stata accolta dalla popolazione locale? All’inizio con un “Non dura miga …”. Poi, dopo poco, con simpatia e approvazione (le sue caprette tengono puliti prati e boschi). Vacanze? Lei non ne fa da cinque anni, le caprette si, ogni anni: infatti in estate le porta in montagna, a 2000 metri, a piedi. In valle si muove in auto: una Panda vecchio modello “che puzza”. Orario di lavoro? Dalle 04,00 di mattina in poi, a letto alle 22,00. Il suo prodotto? Formaggio venduto a km zero. Una volta al mese circa riceve la visita di amici con i quali passa la sera. Cosa sottolinea? Che in un Paese si può arrivare anche per “dare”, non solo per “ricevere”. Cosa suggerisce? Di conservare al meglio il territorio per le prossime generazioni. Intervistata, risponde con un ottimo italiano; parla al suo cane in dialetto trentino; talvolta utilizza qualche espressione mocheno-tedesca, ma soprattutto sorride felice della sua vita. Felice lei e le sue caprette, circa 80, che conosce e chiama tutte per nome. Un rammarico? Quando deve sostituire i capretti maschi “vecchi” con altri più giovani e i “vecchi” vengono avviati al macello: “Se qualcuno li volesse … chessò, per tenere puliti i prati … io li regalerei volentieri”. Lei, un esempio per tutti noi.
Oggi giovedì. Dopodomani, sabato, andrò a Frassilongo: spero di riuscire ad incontrarla.
Ripresa. Oggi 6 maggio 2017 quel “dopodomani”. In auto vado da Trento a Pergine Valsugana … scusi, per Frassilongo … sempre diritto poi c’è il bivio … grazie. Vado. Intorno a me il deserto (di persone), qualche rara auto. Rarissimi i passanti. Quasi una caccia al tesoro, un po’ in macchina, un po’ a piedi. Faccio abbaiare diversi cani da guardia. Finalmente trovo la sua casa … ovviamente lei al lavoro. Lascio un biglietto nella bussola della posta e proseguo. Alla fine la trovo! La sua impresa in una casa immediatamente sovrastante il Filzerfof, Museo Mocheno. La prima cosa che vedo, il cane (lo riconosco, avendolo visto in TV). Poi la Panda (idem). Mi dico: dai, ce l’hai fatta!
Infatti ecco lei. Subito dopo il suo compagno Ettore. La approccio con un “Finalmente ti ho trovato!” Lei ovviamente non mi conosce, ma mi accoglie con un sorriso. Ottimo inizio. Spiego il motivo della mia “caccia al tesoro”: invitarli all’ Evento dell’Associazione Culturale Restart dell’11 maggio 2017 p.v. ad ore 18,00 presso il Palazzo delle Albere a Trento. Verranno, arriveranno alle 19,00! Molto very good! Le parlo anche del mio blog. Mi chiede se tratto anche dell’immigrazione. Risposta: si. Le cito un libro da me più volte citato nel blog: “Il predominio dell’Occidente” del prof. Daniel R. Headrick, Ed. Il Mulino (la storia della colonizzazione degli europei a danno del resto del mondo). Qualche foto, un caffè e ci salutiamo. All’11 maggio, Agitu! Con il tuo compagno, ovviamente!
AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA LA CAPRA FELICE http://www.lacaprafelice.com/
Finisce
APPENDICE DEL 27 AGOSTO 2018
La TV in estate si sa riprende vecchie trasmissioni. Per caso ho rivisto l’intervista di PIF Caro Marziano ad Agitu. Poi un’altra coincidenza: l’amica senatrice Donatella Conzatti mi segnala da Il Dolomiti, cronaca 2018, che Agitu da oltre un anno sta subendo violenze fisiche, materiali psicologiche da un vicino di casa che le grida “Sporca negra torna a casa tua”, l’aggredisce fisicamente, ne disperde le capre lanciando i suoi cani, danneggia i macchinari della sua azienda. Recentemente è stata trovata una capra morta, con le mammelle recise da una lama, come accertato dalla Guardia Forestale. Ho scritto una mail ad Agitu offrendole la nostra comprensione, il nostro aiuto per quanto possibile, dicendole che non è sola, di non sentirsi sola: infatti, a fronte di un delinquente vi sono per fortuna anche tante, tante persone che delinquenti non sono. Ecco, scrivo questa appendice per chiedere la solidarietà, la partecipazione, l’aiuto ad Agitu di tutte le mie lettrici ed i miei lettori. L’ho scritta per denunciare il clima di odio razzista che da “sporchi ebrei” è passato a “sporchi meridionali” per arrivare oggi allo “sporchi negri”, roba da KKK. La razza, già, la razza, la difesa della razza: concordo, solo che al mondo esistono molte razze: quelle animali e una sola di Persone: quella umana. L’aggressore, il persecutore di Agitu appartiene ad una delle prime (che poi spero che gli animali non si offendano: nessuno di loro fa il male per il male, nessuno di loro uccide per uccidere); tutti noi – Agitu in testa – alla seconda.
Vien da chiedersi: da chi, da cosa sta rinascendo questa nuova criminalità? Da quali frasi, da quali affermazioni se non “Prima gli Italiani”, “Riportiamoli a casa loro”, “Se sei senza lavoro la colpa è degli immigrati”. Tutti slogan, tutte frasi ad effetto, affermazioni ingiuste, false. Ma … attenzione: la superficialità dilagante fa sì che abbia successo non chi dice la verità ma chi fa affermazioni – vere o false che siano – atte a provocare un tipo di reazione (in primis il voto a lui favorevole).
Dice … ma allora tu blogger stai cercando di utilizzare l’episodio a fini particolari … Rispondo: si, ai fini della difesa e del mantenimento della Democrazia, della Libertà, della Civiltà, del Rispetto delle Persone contro i nuovi barbari.
COMMENTI del 27 agosto 2018 e sgg.
- Scrive la Sen. Donatella Conzatti di Restart Trentino – VICINANZA A AGITU IDEO GUDETA E MOZIONE AL GOVERNO – Vicinanza ad Agitu Ideo Gudeta per le minacce ed aggressioni subite, ancor più gravi perché a sfondo razziale. Mozione al Governo per chiedere messaggi di pacificazione sociale. Non è escluso infatti che le persone più fragili subiscano suggestioni negative dall’attuale veemenza e durezza nei messaggi politici, ritenendo che insultare e minacciare sia atteggiamento accettabile.
- Scrive Giovanni Soncini : “Ne ha parlato – per fortuna – il TG3 regionale e questo obbligherà le forze dell’ordine ad intervenire … almeno si spera! E speriamo che i magistrati non aspettino anni prima di condannare i colpevoli…che nel frattempo…temo…verranno rimessi in libertà per consentire loro di continuare a delinquere. Apprezzo il tuo intervento e…sui magistrati spero di sbagliarmi!”
- Scrive Gigliola Gavazzoli: “Ciao Riccardo! Pensa che con una collega avevamo messo in preventivo, e lo faremo a breve, di fare una visita ad Agitu perchè mi interesserebbe passare alcuni giorni delle mie ferie presso la sua azienda, lavorando. Condivido perfettamente il tuo dispiacere, non ho parole da aggiungere. Fortunatamente fatti di violenza verso le persone prima o poi emergono e rimangono inaccettabili. Inoltre, quello che non dovrebbe essere del nostro caro Trentino, è il livello alto di violenza e maltrattamento nei confronti degli animali domestici e non, che spesso non emerge. Ti auguro una buona giornata”.
- Scrive Fabio Pipinato: “Ciao Riccardo, trattasi di uno squilibrato. Ed il Trentino non ne difetta”. Ho fatto anch’io un post su Facebook invitando gli amici ad andare ad acquistare i buonissimi formaggi di Agitu.
- Scrive Carlo Fierens: “Cosa stiamo diventando? Che vergogna e che rabbia… La nostra responsabilità è dimostrare che l’imbecillità sarà sempre minoranza (che purtroppo eradicarla del tutto è impossibile), ma il compito si dimostra sempre più difficile…”
- Scrive Ernesto Rosati: “Ciao Riccardo. Benemerito il tuo interessamento per Agitu! Grazie. Esprimo la mia piena Solidarietà, molto colpito dal fatto e molto preoccupato per il razzismo che aumenta, purtroppo alimentato da irresponsabili che cercano di lucrarci politicamente. Buon pomeriggio con cari saluti”.
- Scrive Gloria Zeni: “Grazie Riccardo per il tuo articolo!! Piena solidarietà a Agitu! Fa male sapere che anche in Trentino ci siano persone che fanno parlare la pancia piena di veleno invece che il cervello e il cuore”.
- Scrive Raffaella Masera: ” Concordo pienamente con quello che hai scritto. Confermo che il clima che stiamo vivendo in questi ultimi mesi sta diventando sempre più intollerabile anche nei confronti della mia ragazzina (indiana, n.d.r.) che vive indirettamente questo razzismo serpeggiante, questa paura del diverso, assolutamente infondata, che spesso si tramuta in violenza. Anche se lei per fortuna non me ha mai sperimentato la forza. Certo che se non ci si rimette rimedio, ed in fretta, succederà anche a lei è questa è la mia paura. Speriamo che le cose cambino, che le persone intelligenti si rendano conto del grosso errore che stiamo commettendo calcando la mano sul tema degli immigrati mentre nascondiamo problemi più grossi e diffondiamo solo una cultura ed una mentalità razzista, anzi … solo mentalità direi, perché di cultura non si può certo parlare in capo a certi soggetti …
- Scrivo io: “Raffaella, cultura è l’insieme delle conoscenze e quei tali conoscono bene solo questo: la loro barbarie.
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