THE DAY AFTER
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Dicembre, 2016 @ 5:50 amDetto altrimenti: campionato italiano e campionato europeo della politica  (post 2569)
Referendum costituzionale. Ha vinto il NO alla riforma Renzi. Esultano i politici costretti a dire SI ma che poi hanno votato NO salvando capra e cavoli; esultano i politici dei partiti del SI che però avevano detto NO, che ora diranno ai loro: “ecco, vedete, ve lo avevamo ben detto noi … ora votateciâ€; esultano i senatori che non perdono il posto; esultano gli amministratori pubblici che non si vedono ridimensionare lo stipendio; esultano i manager della corrente opposta a Renzi che “non stavano più facendo carriera†e che invece aspiravano al “grande salto†da posizioni di manager da 200.000 euro all’anno a quella di Presidenti da 500.000; esultano i “politici della politica controâ€; etc. etc.
Campionato italiano: tre considerazioni
La prima. NO batte SI 60 a 40 – Ha vinto la politica della “conquista del potere a parole, a prescindere†contro la politica dell’agire concreto. Infatti tutti i commenti sono a livello del “potereâ€: “Hai perso, vattene, ha perso, se ne va … elezioni subitissimo anzi subito anzi prima facciamo la legge elettoraleâ€. Nessuno sottolinea gli aspetti di merito, ovvero che ci teniamo un costosissimo apparato fatto da Enti e persone inutili e costose (Cnel, province, senatori, superstipendi, sprechi, etc.). Ecco, questa la mia prima osservazione.
La seconda. Il meraviglioso e dignitosissimo discorso di Renzi. Bravo, ancor di più bravo! Ci hai provato, ci hai messo tutto te stesso, hai creduto e credi in una Idea. Bravo! E’ facile “sbagliare†quando ci si misura con obiettivi assai difficili da raggiungere; contro le oligarchie travestite da democrazia;  contro il populismo politico;  contro una diffusa disinformazione; contro un assai scarso livello di impegno e autonomia di pensiero individuale di masse abituate a pensare meno e di affidarsi al capo-pensiero. Essere “renziano†quando tutto va bene è facile. Io non sono iscritto al PD, ma sono “renziano†e lo sono ancor di più e soprattutto adesso che Renzi “ha perso†perché Renzi resta il vincitore morale.
La terza. In Trentino Alto Adige e in Toscana il SI ha vinto (anche in Emilia Romagna). E qui passiamo a parlare del “Campionato Europeoâ€
Campionato Europeo: tre goal
Austria batte Italia 3 a 0 – Primo goal: in Austria il candidato dei Verdi, europeista convinto, ha battuto l’estrema destra euroscettica. Nell’ambito di una valutazione europeista, un primo punto a favore dell’Austria che “batte†gli euroscettici italiani leghisti e grillini in testa.
Secondo goal: in Trentino Alto Adige ha vinto il SI. Ha vinto in terre ex austriache ed in terre “Autonomeâ€, terre nelle quali la gente è abituata da sempre a ragionare con la propria testa, autonomamente, terre che hanno inventato la Cooperazione e l’Autonomia e le hanno reclamate e realizzate contro poteri forti, anche grazie alla maturazione dell’esperienza amministrativa maturata sotto Maria Teresa d’Austria.
Terzo goal: Maria Teresa d’Austria sposa il Duca di Lorena, cede la Lorena alla Francia e compensa il marito dandogli il Granducato di Toscana, al quale l’imperatrice concesse la prima Autonomia amministrativa della nostra storia regionale. E furono i Lorena a bonificare la micidiale palude che oggi ci godiamo come Maremma Grossetana, realizzando un obiettivo che i Medici non erano riusciti a conseguire con la loro costituzione di un piccolo “Ufficio de’ fossiâ€. La Toscana, la terra di Renzi. In Toscana ha vinto il SI. Il parallelo con il Trentino Alto Adige viene spontaneo. Ed anche con il successo europeista in Austria.
Mie conclusioni
- Renzi: 40%, un leader da solo contro un 60% frutto di un’accozzaglia di altri pretesi leader che presto si scanneranno fra di loro per la corsa al premierato.
- Renzi, sconfitto dai numeri non sulle idee e sui contenuti, si dimette. Pochi altri sanno fare così, anche qui da noi … nemmeno quando sono confitti da numeri e dai contenuti. Senza fare nomi, per carità !
- Il danno maggiore della vittoria del NO? Che la bocciatura delle proposte di Renzi, proposte di politica interna, già dannosa sul piano nazionale, sia letta, tradotta e interpretata come la bocciatura dell’UE, dell’Europa Unita, dell’obiettivo Stati Uniti d’Europa.
- L’enorme forbice (20 punti!) fa intuire che molti SI formali-ufficiali abbiano votato NO sostanziali.
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