REFERENDUM SI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Dicembre, 2016 @ 7:07 am Detto altrimenti: palestra per l’intelligenza                          (post 2561)
Cera una volta un giovane … che frequentava il corso AUC-Allievi Ufficiali di Complemento. Il Capitano (Cap. Severini, oggi sarà generale!) chiese: “Allievo, mi parli dell’utilità del servizio militareâ€. La risposta fu: “Occorre distinguere fra utilità per lo Stato e per l’individuo; in assoluto e in relazione ad altro impiego del tempoâ€. Il capitano disse: “Bene, mi piace ..â€. Suonò la campanella del fine lezione e la cosa finì lì. Oggi quell’ex giovane cerca di riflettere in merito alle discussioni circa il SI-NO al prossimo referendum costituzionale. Al riguardo egli osserva:
- Chi dice di votare no perché si tratterebbe di una cattiva revisione, di fatto sta cercando di evitare agli avversari – coloro che l’hanno proposta questa revisione – di commettere un errore. Allora mi chiedo: non è strano che l’avversario cerchi di non farti sbagliare?
- Ancora: la discussione avviene su diversi terreni di “scontroâ€:
- Il premier è spocchioso si-no …. Ma che? Ce lo dobbiamo sposare?
- La riforma è utile ma non è la migliore, anche perchè il meglio è nemico del bene.
- Esame del merito o scontro di retori? Retorica per ostacolare il merito?
- Confronto (inammissibile, n. d. r.) fra i fatti proposti e le parole circa la promessa di futuri fatti migliori.
- Confronto (v. sopra, al n. 4) fra i contenuti del provvedimento e quelli dei titoli dei giornali o fra i contenuti le affermazioni generiche dei negazionisti (che spesso non sanno andare oltre).
- Manca il vincolo di mandato, ma chi la eccepisce non propone innanzi tutto l’abolizione del voto segreto.
- Il parlamento l’ha approvata sei volte ma ora alcuni ci hanno ripensato.
- E’ l’occasione per provare a migliorare il Paese o per strumentalizzare l’evento a guadagnare voti?
- La riduzione dei costi della politica sarebbe minima … ma intanto si inizia!
- Schiavi di un’UE che cerca di non farci abbandonare da chi investe nei nostri titoli del debito pubblico? Sono quelli i nostri veri padroni!
- Riforma proposta da un governo tecnico? No, è tecnico il governo che stante la limitata disponibilità finanziaria dovuta all’elevato livello dell’indebitamento, può operare solo piccoli interventi (tanto per non affondare!) e non vere e proprie decisioni politiche circa il futuro del paese. Tecnico quindi, sia che sia eletto dal popolo o meno.
- A volte ritornano, e ritornano cercando consensi con il distruggere una riforma che nei venti anni del loro governo non si erano provati a fare. E ne avremo fatto anche a meno, di questo ritorno. Ma già .. si sa .. ora che c’è Trump … anche qui taluno vorrebbe diventare un Tramp … olino (sia pure piccolo piccolo rispetto all’originale)! Rispetto a chi offre 500 euro ai diciottenni perché li spendano in cultura, costui alle diciottenni dava molto, molto di più! Ce lo siamo dimenticato?