SI SCIA!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Novembre, 2016 @ 3:24 pmDetto altrimenti: tempo fa un amico mi disse …                      (post 2551)
“Riccardo, si avvicina la stagione dello sci, voglio comperarmi un paio di sci nuovi … sai … è tanto che non scio, voglio riprendere … non sono più aggiornato … quali sci mi consigli?â€
Ecco, ragazzi, questo non è un post strettamente tecnico, ma di semplice orientamento. E allora ci provo. Premetto che parliamo di sci di “nuova†generazione, quelli sciancrati, in voga da 10-15 anni, e non dei vecchi sci a struttura perfettamente parallela.
Grosso modo nei negozi di sport trovate tre gamme di sci: principianti, esperti, per competizione. La differenza principale (ferme le altre) è la rigidità , un po’ come nella auto: quelle sportive presuppongono una guida sportiva la quale sollecita maggiormente le sospensioni che quindi sono più rigide. Viceversa le altre. Per lo sci è lo stesso. Quindi, se non fate gare (competizioni vere) escludete gli sci da competizione. Dice … ma allora prendo quelli da principiante? Non direi, se principiante non sei. Piuttosto rimani su un modello intermedio della gamma intermedia, visto che scierai su piste “intermedie†(in genere al massimo “rosseâ€; qualche “nera solo ogni tanto). Al massimo ti concedo il top di questa gamma.
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Inoltre, attenzione alla lunghezza (fatti consigliare dal rivenditore) e al cosiddetto “raggio di curvatura†che poi è il raggio della curva che lo sci può effettuare e che aumenta con l’aumentare della “sciancratura†dello sci, ovvero con la curvatura impressa al profilo esterno di ogni sci. Vanno da 12 a 18 metri circa: un buon equilibrio si ottiene con 14-.15 metri: curve non troppo “tirate e strette†ne’ curve troppo larghe. Dopo di che … cosa? Mi dici che tutto sommato sei un principiante e che quindi ti conviene acquistare il modello più economico della fascia bassa? Guarda … senti a me … se vuoi scegliere in quella gamma, vai pure ma prendi il modello migliore: chi lo ha detto infatti che per un neofita bastano un paio di legnacci? E poi, con quegli sci limitati ai campetti ed alle piste blu, oltre le quali cambia attrezzo!
Infine: non basta l’attrezzo. Occorre un po’ di allenamento muscolare, un po’ di pratica, un’attenta osservazione delle condizioni della neve, dell’affollamento delle piste, della visibilità , del proprio stato fisico (stanchezza).
Cosa? Mi chiedi quanto ti può durare un paio di sci? Eccomi a te: io scio molto e – dicono gli altri – anche bene. Un paio di sci li tengo molti anni, purchè – come mi sta accadendo adesso – io non ne abbia rovinato la suoletta su qualche sasso. Dopo di che i miei sci, perfetti come marca e modello, hanno ovviamente perso un poco della loro rigidità il che mi comporta due cose: una minore tenuta sui muri delle piste nere soprattutto se ghiacciati ed anche  una minore lentezza di scivolamento nei tratti poco pendenti, a causa del lieve, impercettibile “affossamento†nella neve della loro parte centrale, quella sulla quale grava il mio peso. Tutto qui. Ma io continuo a sciarci bene!
Buone sciate a tutte e a tutti!
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