PRIORITA’
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Ottobre, 2016 @ 6:59 pmDetto altrimenti: burro o cannoni?                            (post 2503)
L’economista Paul Samuelson sintetizzava così l’aut-aut delle scelte economiche: o una cosa o l’altra. Terremoto, disoccupati, esodati, difesa idrogeologica, fuga di cervelli, evasione fiscale, criminalità organizzata, corruzione, burocrazia soffocante, patrimonio artistico “suscettibile di migliore curaâ€, etc. … o “cannoni”?
.
.
.
Chiedo: non è forse il caso di rivedere le priorità di spesa, eventualmente azzerando impegni pluriennali di spese rilevanti a fronte di ex-priorità molto probabilmente oggi non più prioritarie? Dice … ma non finanziare più cosa? No programmare più cosa? Eh no, care le mie lettrici e cari i miei lettori! Non ve lo dico, altrimenti mi attaccate questa o quella etichettatura politica. Mentre io non voglio “fare politica†ma semplicemente “fare buonsensoâ€.
.
.
.
Vi cito solo un episodio recentissimo e reale: una mia amica si occupa di vendite immobiliare a Riva del Garda. Un acquirente tedesco, prima di acquistare un appartamentino per le vacanze, ha voluto vedere la classificazione sismica del territorio. Figuriamoci quanta attenzione avrebbe dedicato costui se – ad esempio – gli avessero proposto di finanziare un ponte da una sponda all’altra del … Lago di Garda (!?) diciamo fra Malcesine e Limone sul Garda …
.
.
.
Ma torniamo al Samuelson. Se dovesse formulare oggi il suo aut-aut probabilmente invece di “burro o cannoni” scriverebbe “difesa idrogeologica e sismica o F 35†… Ora, il governo ha assicurato che non mancherà di stanziare tutte le risorse necessarie alla ricostruzione post terremoti, e che non ci potranno essere veti dell’UE allo sforamento. Bene. Tuttavia lo  sforamento ci sarà e sarà comunque un aumento del debito che potrebbe impensierire i sottoscrittori dei titoli del nostro debito pubblico che potrebbero reclamare rendimenti superiori.
.
.
Ecco quindi che le risorse potrebbero essere reperite anche rivendendo l’ordine delle priorità spostando somme da un capitolo ad altro oggi più prioritario: questa operazione non aumenterebbe il nostro indebitamento complessivo. Quanto al mancato contributo dell’UE ai costi che l’Italia sostiene per i migranti, noi potremmo
- dedurre dalle somme che dobbiamo versare all’UE quelle da noi spese per questa missione;
- non approvare il bilancio UE ove l’UE non blocchi i finanziamenti ai paesi membri che non accettano la loro quota di immigrati (ad es. l’Ungheria).
.
.