CICLISTI INVESTITI, FERITI, DANNEGGIATI E DILEGGIATI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Agosto, 2016 @ 6:04 amDetto altrimenti: sabato scorso, a Lodi                                (post 2440)
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Un pirata della strada investe e ferisce alcuni ciclisti. Le bicilette sono gravemente danneggiate. Il pirata fugge (sennò che pirata è?). I commenti sul web: “Olè! E vai! I ciclisti se la sono cercata, così imparano, era tempo che accadesse, evviva, li asfaltano e si lamentano pure, facciamo sempre così, etc.â€.
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Osservo:
- Fuggire, dopo avere investito taluno con l’auto, è un reato (“Omissione di soccorso” Art. 593 C.P.) che prevede l’arresto immediato (Inneggiare e istigare a questo comportamento configura il reato di istigazione a delinquere (Art. 115 C.P). Entrambi puniti con anni di reclusione.
- Noi ciclisti, evidentemente, siamo gli “immigrati†della mobilità , gli ultimi arrivati, quelli arrivati da “fuoriâ€, da fuori dei canoni che vedono i cittadini divisi in sole due categorie: gli automobilisti ed i pedoni. Noi siamo di troppo, noi disturbiamo entrambi costoro, sulla strada e sulle piste ciclopedonali. Eppure qualcosa sta cambiando, la pratica della bicicletta sta investendo (“investendoâ€? Dice … ecco, vedi che anche voi “investiteâ€!) l’Europa: se ne stanno accorgendo l’industria, il turismo, i media: il Sole XXIV Ore ha iniziato a tradurre in miliardi di euro ciò che noi muoviamo a pedaliâ€.
- Al di là di ogni altra considerazione, il comportamento di chi approva l’operato di quel pirata della strada non è meno grave di quello dell’investitore stesso.
- In mancanza di un Codice Morale, mi aspetto che chi ha inneggiato al comportamento del pirata e sul websi è firmato, sia perseguito secondo il Codice Penale.
Ne abbiamo ancora di strada da fare verso …  la civiltà !
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