INCONTRO A PIÙ VOCI CON IL VICEMINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLA FINANZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Luglio, 2016 @ 8:23 am

Detto altrimenti: c’ero anch’io ……. (post 2421)

No, scialla raga, non sono così importante da avere un incontro del genere a quattr’occhi! Io ero solo uno dei tanti presenti all’evento. Si è trattato di un’iniziativa di un gruppo locale di persone attive in politica (gruppo che non nomino per questioni di privacy e di par condicio!) ed anche perché questo mio spazio-blog non è uno spazio politico in senso partitico. Tuttavia esso è sicuramente spazio “della” e “per” la polis cioè per la città cioè per i cittadini, rectius, per quelle cittadine e quei cittadini che hanno la pazienza e la bontà di leggermi.

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WP_20160711_018Molte persone rappresentative dell’economia, della finanza e del sociale ieri sera si sono fatte carico di giacca e cravatta – il che già non è poco stante la calura di questi giorni – per andare ad ascoltare il Viceministro Enrico Zanetti e per porgli alcune domande. Si è parlato di (e riflettuto su) molti aspetti della nostra economia e finanza, il tutto ottimamente inquadrato in una panoramica internazionale a cura di chi ha presentato la persona e la serata.

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Le mie considerazioni? Tante veramente per cui mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori solo alcune brevi sottolineature: il bilancio dello stato è un documento molto complesso, praticamente illeggibile e non immediatamente interpretabile significativamente non  dico dalla gente “comune”, ma nemmeno dalla gente “qualificata” presente alla riunione. Da ciò discende A) che spesso tutti noi, “normali e/o qualificati” si sia portati ad emettere valutazioni a pelle; B) che spesso tutti noi, di fronte alle affermazioni qualificate e sicuramente basate sulla realtà dei fatti e dei numeri fatte dagli esponenti del governo, si possa fare solo atto di fede.

Prima sottolineatura: riguarda un’esigenza che ieri sera ho particolarmente avvertito e cioè che sia redatta una sintesi significativa del documento bilancio dello stato, tal che ogni “azionista” dello Stato (cioè: ogni cittadino) possa capire il senso di ogni affermazione e valutare ogni variazione di ciascuna posta.

Seconda sottolineatura: ieri sera? Bene, perché si è discusso di “contenuti” e non dei soliti “contenitori”.

Ancora, bene si è fatto se si è parlato delle “priorità” da soddisfare. Meglio si farà ove si parlasse del riordino dell’ordine (scusate il gioco di parole) delle priorità (e del loro finanziamento) alla luce delle nuove emergenti esigenze in modo tale da eventualmente “sbloccare” fondi bloccati per molti anni a fronte di priorità non più prioritarie (scusate … v. sopra).

Quarta ed ultima sottolineatura: parlando di UE … è di qualche mio post fa un ragionamento sugli Stati Uniti d’Europa, a seguito di un intervento di Vincenzo Passerini sulla stampa locale. Passerini citava i principi informatori della civile convivenza (anche internazionale, n.d.r. ) quali emergono dall’ “Utopia” di Thomas More, alias Tommaso Moro, alias, dal 1935, San Tommaso Moro. Al riguardo mi sono permesso di auspicare che oggi qualcuno ne segua l’esempio, nel senso che tracci con ogni dettaglio come dovrebbero essere strutturati, organizzati e regolamentati gli Stati Uniti d’Europa, una Confederazione di Stati utopica, ovvero semplicemente e solo “non ancora” realizzata. Ecco, per avere quanto meno un modello ideale al quale tendere e sul quale potere discutere.

Grazie a chi ha organizzato il tutto e a tutte/tutti voi per avermi letto!

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