BENVENUTI AL SUD?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Giugno, 2016 @ 5:57 amDetto altrimenti: no, non sarà stato questo il saluto dei Napoletani ai Piemontesi oltre 150 anni fa … (post 2409)
Ma veniamo all’ oggi.  Napoli. Il sindaco riconfermato: “Napule capitale … quello che c’avite tolto ce l’avite arridà â€. Queste le parole che mi hanno colpito nell’intervista all’appena trionfalmente rieletto sindaco di quella città . E allora vediamo un’ po’ di mettere insieme quattro ragionamenti, in estrema sintesi.
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Ammettiamolo: l’unificazione dell’Italia è stata anche una “conquista del Sud†solo che i nostri libri di testo non l’hanno mai rappresentata così. Cito solo il trasferimento al nord delle fabbriche di locomotive napoletane e il diritto delle banche del nord di cambiare la propria carta moneta con l’oro delle banche del sud.
- Da parte del nord, l’immissione nella pubblica amministrazione dei nobilotti locali del sud, già di fatto semi o del tutto “camorristi”, quale migliore strumento per “mantenere un certo ordineâ€.
- La conseguente fuga (emigrazione) delle menti migliori.
- Il dilagare della camorra.
Ed oggi? Oggi si fa leva (ecco il punto: la politica del “fare leva suâ€) sui precedenti storici per … no, non per cercare di migliorare la situazione locale, ma per fondare un partito nazionale, una sorta di lega alla rovescia, per reclamare cosa? Probabilmente maggiori stanziamenti di fondi. Già … mi ha colpito che nel suo intervento quel sindaco non abbia fatto alcun riferimento alla piaga della delinquenza organizzata. Ed allora ecco il mio pensiero: “noi del nord†dobbiamo un risarcimento al sud, dobbiamo versare al sud nuova linfa vitale (fondi per il risanamento e lo sviluppo economico e sociale): ma prima dobbiamo sincerarsi che il nostro denaro “liquido†non sia versato dentro un recipiente colabrodo. Altrimenti l’è pezo ‘l tacon del bus, per dirla nel nos dialet … perché sarebbe come fornire benzina alla macchina del malaffare.