ODISSEO SECONDO MARIA LIA GUARDINI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Maggio, 2016 @ 9:10 pmDetto altrimenti: Odisseo alias Ulisse, sempre attuale     (post 2391)
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Ulisse-il-cavallo-di-Troia. Quanti vanno oltre questo quasi-luogo-comune? Più il tempo passa, più il numero di costoro diminuisce, visto che i programmi scolatici (dei licei classici) oggi sono la metà di quelli di ieri. Nostalgico io? Si, della cultura (non certo della politica!)
Maria Lia - così vuole che la si chiami noi, suoi alunni “diversamente giovani†del Gruppo di lettura dei Classici presso la Biblioteca Comunale di Trento – anni fa aveva â€fatto†l’Ulisse in quattro puntate al Sass di Trento, con un gruppo di teatro. Una mia attuale  “compagna di classe†Caterina Rosa Marino se ne è ricordata ed ecco l’invito a parlare di Odisseo alla Biblioteca di S. Michele all’Adige, con l’organizzazione della bibliotecaria Lorna Somadossi (anche considerato che il Circolo Culturale Alberti, al cui interno è maturata l’idea, non è più attivo per una serie di motivi).
Ulisse, una figura da guiness dei primati per quanto è richiamato nella letteratura di tutti i tempi. Maria Lia cita solo alcuni casi: Antonio Spinosa, giornalista del Corsera, che ha scritto una Odissea in prosa; Pascoli e D’Annunzio, per i quali Ulisse è un superman; Guido Gozzano, che smitizza l’eroe con la sua “Ipotesiâ€; l’Odissea di Alberto Savinio, con il suo Capitan Ulisse in ambiente borghese, etc..
Achille, eroe assoluto. Ulisse … se po’ fa’ … se po’ fa’ … Ulisse, il “molto†(polu’) di tutto: colui che ha molto viaggiato, molto sofferto, molto ideato, molto raggiunto, etc. In tutti i suoi molti (e ci risiamo!) epiteti compare sempre il “moltoâ€. Ma soprattutto, molta metis, saggezza furba, arte di arrangiarsi, di cadere in piedi, ben diversa dalla sofè, saggezza “nobile†che deriva dagli dei. Infatti: si dà malato (pazzo) per sfuggire all’arruolamento; sgamato, scappa dalla battaglia e viene rimproverato da Menelao; truffa nelle gare sportive. E’ piccolo e brutto, ma quando si mette a parlare incanta tutti: maestro dell’inventiva, dell’improvvisazione e soprattutto della retorica, sarebbe stato un ottimo avvocato. Di lui abbiamo sempre inquadrature trasversali, mai di fronte, a tutto tondo: pittorico più che scultoreo. E se Ulisse è diverso da Achille, l’Odissea lo è dall’Iliade. Iliade, l’assoluto. Odissea: inizia la letteratura moderna: quadri e tempi diversi; stacchi temporali, flash back; scene che cambiano, etc..
I quadri: la vita ad Itaca nella sua attesa; i suoi viaggi; il ciclope; le (tante) donne: uno strano modo di essere fedele alla moglie; l’isola dei Feaci. 20 anni, dieci di guerra e dieci in crociera, e lui non è cambiato di una virgola! Per cambiare la storia invece Omero si inventa la prima utopia al mondo. il non-luogo (u-topos): l’isola dei Feaci. Ulisse vi arriva naufrago avendo perso la cognizione dello spazio e del tempo e se ne parte addormentato in un profondo sonno su una loro nave. L’isola che non c’è avrebbe scritto Umberto Eco; l’isola fuori da ogni rotta conosciuta, avrebbe scritto Emilio Salgari; l’isola le cui navi navigano essendo invisibili come quella dell’ Olandese Volante …
E non basta: Omero fa scendere Odisseo fin sula porta dell’Ade, cosa che forse ispirò altre catabasi: quella di Virgilio con Enea e quella più famosa di Dante con se stesso.
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Insomma. a mio sommesso avviso ce n’è e ne avanza per affermare l’attualità di Odisseo politico-moderno-in senso-non sempre-positivo (1)  e dello scrittore-regista- sceneggiatore Omero.  A conclusione del pomeriggio, Costanza Rosa Mongioì (voce) e Bruno Mongioì (flauto tenore barocco) si sono esibiti nell’Epitaffio di Sicilo, musica greca del 220 a. C.. Bravissimi ragazzi! E – manco a dirlo – brava Maria Lia!
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(1) in senso non del tutto positivo? Già , perchè per strada ha perso tutti (tutti) i suoi compagni di viaggio  …. evvabbè …
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