EGITTO COME LA SIRIA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Maggio, 2016 @ 12:49 pm

Detto altrimenti: a pensar male …  (post 2368)

  1. Il Ministero degli Interni egiziano dirama le istruzioni ai suoi prefetti ed alla sua polizia: “Giù duri con i sindacati e su Regeni imponete il silenzio stampa”.
  2. (Omicidio Regeni. L’avere voluto che ne fosse ritrovato il cadavere martoriato è un chiaro messaggio dl regime: “Vedete cosa succede a romperci le palle?”)
  3. Dal Ministero egiziano per errore il  messaggio di cui al n. 1 viene inoltrato anche a tutti i media.
  4. Vorrei conoscere la sorte dell’addetto ministeriale  che ha commesso questo errore.
  5. La popolazione si ribella sempre di più. Il regime arresta, tortura e uccide sempre di più
  6. Tutto ciò ricorda quanto  è accaduto in Siria. 

… si fa peccato ma si indovina! (Io speriamo che … questa volta mi sbaglio).

 

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Presidente Sisi … Sisi, da non leggersi al contrario, per carità!

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P.S.1: dalla società “meccanica” nelle fabbriche, sulle scrivanie delle segretarie dotate di macchina da scrivere Olivetti, siamo passati alla società elettronica e globalizzata. Nella prima società, di ogni azione si poteva pre calcolare quali e quanti effetti avrebbe generato ed in quali tempi. Nella società odierna ad ogni azione corrisponde una reazione immediata, disuguale, enorme, imprevedibile, incalcolabile.

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P.S. 2: GEOPOLITICA. Una guerra civile in Egitto potrebbe condurre alla chiusura del canale di Suez. Ciò determinerebbe un maggior costo del trasporto delle merci dall’oriente e soprattutto del petrolio. A questo punto molto probabilmente USA ed UE si accorderebbero per andare ad esportare la pace, almeno sul canale. Tuttavia, poichè i paesi petroliferi sono in crisi per il basso prezzo dell’oro nero, quella chiusura tornerebbe loro utile in quanto potrebbe segnare l’inizio della risalita della sua quotazione.  A pensar male … (v. sopra).

 

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