A PIEDI NUDI NEL … MONTE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Maggio, 2016 @ 10:12 pm

Detto altrimenti: ci ha provato Andrea Bianchi      (post 2367)

 

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Da sinistra: Andrea e la blogger Mirna Moretti, al gruppo di lettura di Mirna, Librincontri

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Andrea Bianchi, ing. e invece non lo fa: piuttosto,  imprenditore ed editore. Il “mio” editore, nel senso che lui mi edita. La sua creatura? Mountainblog Ita-GB-Asia …. ah … dimenticavo: c’è anche il nostro Trentoblog, non così big ma ugualmente great. Tutti insieme nall’ambito del Film Festiival della Montagna il cui presidente, Roberto Tropanin De Martin, è stato mio compagno di università (a Genova) e d’arme (a Bressanone).

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E Trentoblog – di cui io sono solo uno dei tanti blogger (che dite? Dicesi blogger quello che sta a metà fra lo scrittore, il giornalista e il libero pensatore: a metà fra tre metà, ebbè? Che c’è di strano?) – Trentoblog dicevo era presente oggi alla presentazione (presente alla presentazione, scusate il gioco di aprile) del suo (eius, suo di lui) ultimo libro (v. foto qui a fianco). E non ero solo: con me c’era …anzi, ero io ad essere con lei, la mia “madrina blogger” Mirna Moretti, colei che mi ha trascinato nel giro della … droga dei post (dai Riccardo, fai tu un post …ok va bene Mirna). Ma questa è un’altra storia e comunque di ciò non finirò mai di ringraziarla. E veniamo a noi.

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Al tavolo dei presentatori Carlo Ancona (”Sono in ferie” ha detto) che parlava rivolto ai suoi colleghi per cui ho fatto un po’ fatica a fotografarlo in viso; Fausta Stanzi e l’Autore.

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La blogger Mirna Moretti, rossovestita

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La sala al secondo piano dello splendido palazzo Roccabruna (vedi foto), affollatissima (gente in piedi), il che è già un buon segno.

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3 - il paese Koromasnia - CopiaCamminare a piedi nudi. Lo si faceva molto di più fino a 100 anni fa …. poi sono arrivate le suole per tutti o quasi e ci siamo dimenticati di come si fa senza. In montagna non l’ho mai fatto, ma quando sono al mare … uao! 20 giorno senza scarpe. Dove? Normalmente su di un’ isola semideserta delle Incoronate (v. foto a fianco), senza negozi, strade, sentieri. la casa a 20 metri dal mare ed io su e giù scalzo. I primi giorni pizzica un po’, ma poi … poi ti accordi che sei libero. Già, libertà vuol dire potere scegliere, e i piedi nudi puoi (e devi) scegliere dove posarli.

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Casa e porticciolo, barca, scogli, montagna

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Tuttavia se voglio fare dell’altro, in acqua, sugli scogli aguzzi o sui monti dalle rocce taglienti dell’isola, qualche presidio devo adottarlo (v. foro a fianco). Ma una cosa la voglio dire: dopo qualche giorno i piedi e il loro proprietario si abituano, sono più sicuri, non avvertono più fastidio … ecco: ci siamo: sono tornati liberi!

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Parigi, metropolitana: piedi che lavorano (prigionieri)

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Andrea ci ha spiegato la genesi del suo camminare scalzo fino in cima ai monti, la gradualità, i vantaggi, la filosofia di vita. Cosa ho pensato? Che ha una gran bella testa, con tutti gli impegni che ha, a non dimenticare di essere una Persona che ricerca continuamente se stessa, anche camminando a piedi fin sul Corno Bianco, oltre 2300 metri, fra le Valli di Fiemme e Fassa.

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Parigi, stesso metrò: piedi in vacanza, ma sempre prigionieri

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Il suo approccio alla materia, e quindi il suo libro, è un breve trattato monografico di filosofia di vita. Volete che ve lo riassuma? Non è il caso: è un brevissimo cammeo ricco di esperienze e di esperienza, di proposte, di informazioni … è meglio che lo leggiate  direttamente.

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