CATULLO ED ALTRI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Maggio, 2016 @ 2:36 pmDetto altrimenti: con Maria Lia Guardini alla Bibliioteca Comunale di Trento  (post 2365)
Abbiano ripreso Catullo. Lui e la sua Clodia alias Lesbia. Catullo, ricco, giovane, viziato, romantico, trasgressivo  quasi un antesignano di tale D’Annunzio, per certi aspetti. Clodia, chi era costei? Una nobile, ricca, disinibita, controcorrente, emancipata, desiderata, una donna facile-difficile … dipinta come donna dai costumi discutibili da chi … da chi pare con lei sia andato in bianco (Cicerone, nell’orazione in difesa di Clelio Rufo). Clodia, l’esatto opposto della famosa Lucrezia la quale, violentata, racconta tutto al padre e al marito e subito dopo, di fronte a loro, si uccide.
Catullo, innamoratissimo della (al momento) sua Clodia. Ai versi 70-72 ne descrive l’ingresso nella loro garconniere: mi è parso di assistere alla Tosca … stridea l’uscio dell’orto e un passo sfiorava la rena … entrava ella fragante … mi cadea fra le braccia†…
Dall’approfondimento e dall’ampiamento della lettura dei suoi carmina emerge anche un Catullo viziosetto, bisex … ma tant’è … gli hanno dedicato un aeroporto lo stesso.
Avanti. La prossima volrta parleremo di “Amore e morte†nella lirica greca arcaica. Tirteo (elegia parenetica, di incitamento alla guerra) … e qui c’è da ridere: Gli Spartani erano in guerra con la Messenia (per le solite questioni di soldi). Il loro oracolo disse he avrebbero vinto se si fossero affidati ad un generale ateniese. Sia pure di malavoglia andarono ad Atene a chiederne uno. Sia pure di malavoglia gli Ateniesi lo dettero loro, solo che per salvare capra e cavoli, diedero un maestro di scuola, poeta e zoppo, il quale, tutavia, con le sue elegie infiammò tamnto gli anmi che la guerra fu vinta.
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Tratteremo di Archiloco, tipo famoso, sveglio, anticonformista, furbo. Alla partenza per la guerra ogni madre greca consegnava al figlio lo scudo, dicendo: “Torna con questo (vincitore e vivo, n.d.r.) o su questo†(morto, n.d.r.). Ad Archiloco la cosa proprio non andava giù. Un giorno posò lo scudo e andò dietro una siepe presumibilmente per un bisogno corporale, soddisfatto il quale si accorse che … gli avevano rubati lo scudo! Ecco la terza soluzione!
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Parleremo anche di Saffo. Quando? Il 17 maggio p.v. – Buoni classici a  tutti!
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