PRIMAVERA, ANDIAMO, E’ TEMPO DI PEDALARE (e non solo …)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Marzo, 2016 @ 5:57 am

Detto altrimenti: adelante amigos, con judicio … con giudizio!     (post 2323)

Bici, bici, fortissimamente bici. Spesso troppo forte ovvero troppo veloci, soprattutto quando sono “in squadra” sulle piste ciclabili o ciclopedonali, ormai molto affollate da bici a passeggio, da cicloturisti, da gente e passeggio senza bici, etc.. Ma il controllo della velocità non è la sola regola alla quale attenersi. Per i ciclisti (e per i pedoni!) vì è anche l’obbligo di procedere i fila indiana. Entrambe le categorie poi non devono sostare sulla pista ostruendo la circolazione. E che ne dite se tutte le bici, anche quelle da corsa (che oggi si chiamano da strada) fossero dotate di campanello?

Ed allora, sia per le ciclabili che per le “bicincittà”, a vantaggio dei ciclisti e degli automobilisti, il Comune di Trento ha redatto un utile opuscolo “Guida all’uso corretto dei percorsi ciclabili” …

http://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Ambiente-e-territorio/Mobilita-e-traffico-urbano/Piste-ciclabili/Guida-all-uso-corretto-dei-percorsi-ciclabili-anno-2016

 … il titolo del quale sembra indirizzarlo soprattutto ai ciclisti, mentre in realtà il messaggio è rivolto a tutte le categorie interessate e coinvolte: ciclisti, pedoni, automobilisti e Polizia Locale.

65 - Valle Aurina da Brunico a  Campo Tures (2)

Val Aurina: ottima iniziativa che invita al reciproco rispetto

Tuttavia, oltre alle prescrizioni di legge (Codice della Strada) occorre fare appello anche al buon senso, all’educazione, al rispetto reciproco. Noi Italiani, paese di amanti focosi. sportivi da bar e guidatori alla Fittipaldi, abbiamo già raggiunto notevoli livelli di civiltà della circolazione stradale da quando, ad esempio, abbiamo stabilito che se abbiamo bevuto alcolici non possiamo metterci alla guida dell’auto. Tuttavia altre conquiste sono ancora da raggiungere. Quali? Il modo di sorpassare, che non è quello di portarsi a ridosso dell’altra auto ed uscire all’improvviso stile Gran Prix; il rispetto dei limiti di velocità (provate a percorre le rampe di accesso e uscita autostradali alla prescritta velocità di 40 kmh  vedrete come vi strombazza l’auto che vi segue!); il rispetto della distanza di sicurezza rispetto all’auto che ci precede. Quanto al rapporto auto-bici, a me – ciclista – sarebbe caro che l’auto che mi sorpassa rallentasse, non facesse rombare il motore, usasse il segnalazione di direzione e allargasse la sua traiettoria invece di sfiorarmi ruggendo della serie “tanto quello mica può raggiungermi e protestare”.

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Grazie quindi a tutti, ciclisti, pedoni e automobilisti e Polizia Locale se, insieme, rendiamo la vita migliore a tutti noi!

Firmato: io,  un Associato FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta

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