LINGUAGGI TROPPO DIVERSI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Marzo, 2016 @ 7:19 amDetto altrimenti: quando la comunicazione diventa impossibile         (post 2319)
Oggi per comunicazione spesso si intende (erroneamente, n.d.r.) “informazioneâ€, nel senso “io ti comunico, ti informo che …â€. Io invece la intendo come communis actio, azione comune, dialogo fra soggetti diversi. Parliamone quindi in questo suo significato.
Una riunione: politica,  di una associazione culturale o sportiva, ripresa dalla TV oppure fra semplici privati, etc.: di ogni tipo e natura, insomma. Talvolta accade  che da una parte vi è “Aâ€, colui chi si attiene all’argomento, usa toni pacati, argomentazioni puntuali e documentate. Dall’altra “B†che parla con atteggiamenti; utilizza metafore, espressioni figurate, generalizzazioni; alza la voce; volge gli occhi al cielo; fa gesti plateali; interrompe e aggredisce verbalmente la controparte; va fuori tema; è illogico; si alza in piedi come per abbandonare la seduta salvo poi riprendere subito il suo posto, etc.. Come uscirne?
Innanzi tutto esaminiamo la natura di “B” : la sua è ignoranza oppure maleducazione oppure mala fede. Oppure un micidiale mix  di un po’ di tutto ciò.
Ad “A” resta il problema: come uscirne? E’ semplice: se si tratta di una associazione che non coinvolge fortemente “Aâ€, costui deve abbandonarla. Al contrario occorre che “A†riesca a far estromettere “B†dal contesto organizzativo in questione.