CAMERATA VOCALE BOZEN
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Febbraio, 2016 @ 9:19 pmDetto altrimenti: concerto in Arco                       (post 2286)
Santuario delle Grazie, Arco. Oggi, ad ore 18,00 il concerto della Camerata Musicale Bozen, anteprima rispetto al nutrito programma della 43° Pasqua Musicale Arcense che vedrà dal 12 marzo al 3 aprile ben 14 eventi musicali. L’ultimo il 3 aprile, S. Riccardo (uaooo!), il giorno dell’investitura ufficiale del nuovo Vescovo di Trento Mons. Tisi.
Le voci: Alessandra Gardini, Joanna Klisowska, Maria Clara Maiztegui (soprani) – Marco Petrolli, Ezio Salvaterra, Consuelo Maria Serraino (alti) – Luca Dellacasa, Lars Magnus Hvass Pujoi, Alessio Tosi (tenori) – Matteo Bellotto, Davide Benetti, Paolo Peroni (bassi)
Josef Hoehn (organo) – Jean-Michel Boulay (direttore).
Il concerto: “Media Vita – English Funereal Musicâ€, nella prima domenica della quaresima. Testi biblici, scritti in latino e in inglese antico. Già , perchè gli autori delle musiche sono tutti inglesi del cinque e seicento: William Byrd (1540-1633) ; Thomas Tomkins (1572-1656); Thomas Morley (1557-1602); Herny Purcell (1658-1695).
La musica. Io l’ho seguita testi alla mano grazie ai tanti anni di latino e di inglese (anche antico) studiato a scuola e forse questo tentativo di riconoscere il cantato nello scritto mi ha un poco distratto dal gustare a fondo la componente vocale. Tuttavia da “ignorante della musica†qual sono, due cose mi hanno particolarmente colpito: la qualità eccellente del timbro delle voci (bravi i cantanti!); l’architettura pluridimensionale degli spazi e dei tempi musicali (bravo il direttore!) delle varie voci. Architettura che mi ha ricordato per certi aspetti “Fantasia†di Walt Disney. Solo che qui eravamo “in diretta!â€. E se il seguire il canto testo alla mano può avermi distratto dal percepire tutta la musicalità , al contrario mi ha consentito di cogliere l’intrecciarsi della diverse componenti vocali architettoniche di voci e controvoci e di ripetizioni di brani del testo armonicamente sfalsate quanto a tono e tempo.
I testi … be’ “quelli i testi†(per dirla con la sintassi napoletana) … mica li hanno scritti i musicisti o i cantanti! I testi  rappresentano la religiosità dell’epoca, di una vita “valle di lacrime†attraversata da e fra mille paure, prima fra tutte quella della morte eterna a meno di non essere oggetto della misericordia di Dio. E dire che si era già diffusa l’dea di tale Martin Lutero, secondo il quale la salvezza è un dono di un Dio tenero e amorevole, e non conseguenza di un perdono (misericordia come tenerezza ex post) dopo la condanna seguita ad un giudizio, magari con condanna convertita in multa (vendita delle indulgenze!). Ma questa è un’altra storia.
I testi, dicevo in latino e inglese, entrambi arcaici: la fortuna di avere studiato quelle lingue la comprendi appieno in occasioni come quella di oggi: infatti, che dire di “Ne irascaris Domine satis, et ne ultra memineris iniquitatis nostrae. Ecce, recipe populus tuus omnes nosâ€, ed anche di “He that believeth in me not die for everâ€? Un particolare:  è stato eseguito un testo uguale su musiche di Tomkins e di Morley: confesso che – data la mia citata ed ammessa ignoranza – non sono riuscito a cogliere la differenza fra le due scritture.
L’ensemble è stato fondato nel 2015 da Jean-Michel Boulay e Paolo Peroni ed è specializzato in esecuzioni di musiche dal XV al XVII secolo. Nel febbraio 2016 hanno eseguito questo concerto a Lana, Brunico, Bolzano, Rovereto.
Che altro dire se non che wir haben Schwein gehabt ... abbiamo avuto fortuna a “scoprire” sul giornale che ci sarebbe stato questo concerto, und alles hat virklich prima geklapt, e tutto è andato molto, molto bene …. con un ricco bis finale. Grazie, amici della Camerata Vocale Bozen!