ASSOCIAZIONE CULTURALE LAVISANA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Gennaio, 2016 @ 8:22 amDetto altrimenti: la sera, a Lavis (Tn) presso il locale Istituto Comprensivo (“Scuola Mediaâ€) fra gli altri, i CORSI PER ADULTIâ€Â    (post 2266)
Era tanto che non ci entravo. Locali luminosi, puliti, banchi moderni, lavagna elettronica … d’altra parte son passati 6o anni da quando io vi entrai la prima volta, in una Scuola Media … allora si chiamava così …
Vi si tengono corsi per piccoli e per grandi. Io ne ho scelto un per grandi, quello sulla “STORIA LOCALEâ€. Si inizia alle 20,15 e il programma è il seguente:
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ieri sera – “Da Carlo Magno all’impero degli Ottoni†– La nascita di una nuova identità nel cuore dell’Europa: il sacro Romano Impero della Nazione Germanica (Dr. Andrea Casna);
- 2 febbraio – Il buio della Morte rossa: la peste e le altre epidemie (Dr. Daniele Erler);
- 9 febbraio – Lavis e il Principato Vescovile di Trento: una comunità di confine fra mondo tedesco e mondo italiano (Dr. Andrea Casna);
- 16 febbraio – Il Trentino nel medio Evo: fra economia di sussistenza e nuove opportunità (Dr. Daniele Donati);
- 23 febbraio – La luce del Concilio: un’intuizione storica (Dr. Daniele Erler).
Questo mio post non sarà un riassunto dell’ottima lectio magistralis tenuta dal Dr. Casna, ma ha finalità diverse, ovvero si prefigge di  contribuire
- al giusto riconoscimento ed apprezzamento delle iniziative della città , della scuola, dell’Associazione Culturale Lavisana e dei suoi docenti;
- alla diffusione dell’iniziativa;
- all’evidenziazione di alcuni passaggi storici, pochi ma significativi, che facciano “luce†su un Evo, quello Medio (476-1492), spesso ingiustamente definito “buioâ€;
- a richiamare l’attenzione sull’importanza della cultura.
Ora possiamo iniziare. In natura e nella storia non esistono spazi vuoti: il cosiddetto “vuoto d’aria†che può interessare il volo di un aeroplano è solo una corrente di aria discendente. Lo stesso dicasi per il “vuoto di potere politico-militareâ€.
Caduta dell’impero Romano, si crea un vuoto. Nascono gli Imperi d’oriente e di Occidente, In oriente il potere politico e religioso sono in capo alla stessa persona. In occidente no: il potere “laico†è inizialmente separato da quello “religiosoâ€. Poi i due poteri si “alleano†(ad esempio con l’incoronazione dell’Imperatore da parte del Papa e la nomina dei Prioncipi Vecovi da parte dell’Imperatore).
Il nuovo potere è minore del precedente (romano). Arrivano i “barbariâ€, Slavi a premere sui Germani; Germani Germani e Germani Franchi. Anche i Longobardi, ma la loro cultura viene assorbita da quella latina. E poi l’Impero Ottomano che nel 650 assedia Vienna, salvata dall’intervento della cavalleria polacca, la stessa che “qualche anno†dopo si scaglierà in una carica suicida contro i carrarmati del Terzo Reich.
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E qui – poco dopo – collochiamo Carlo Magno, che comprende che deve far suo e gestire in qualche modo, anche il potere (temporale e religioso) della Chiesa. Da qui l’incoronazione a Roma etc.. Carlo Magno, conquiste su tutti i fronti tranne che su quello spagnolo: a Roncisvalle (778) perde contro gli Ottomani. Carlo Magno: prima forma di scrittura in corsivo; Scuola Palatina, architetture bizantineggianti (la cappella palatina di Aquisgrana è una copia della basilica di S. Vitale a Ravenna).
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La Chiesa. Basta guardare la maestosità delle cattedrali del tempo di fronte alle “abitazioni†della gente, spesso stalle o caverne, per capire quanta fosse la sua autorevolezza e autorità . Quindi i Vescovi (e i “missi dominiciâ€) vengono delegati al controllo del territorio, dei Conti e dei Marchesi. Il controllo: riscossione delle imposte, ordine sociale, organizzazione di gruppi militari per la formazione dell’esercito imperiale. I Vescovi: istruiti e senza figli, che si poteva desiderare di meglio? 1796: Napoleone a Trento chiede che venga a conferire con lui il Capo. Gli si presenta il Decano Manci e lui lo rifiuta: “Non voglio un prete, ma il capo politico!â€. Non aveva capito.
Medio Evo, nascono le comunità nazionali (E, F, D, GB). Qui da noi i principati e i Comuni. E in Trentino? Ad iniziare dal 1200 con Pressano e via via in avanti (Lavis 1526) I Conti (“Dinastiâ€) e i Principi Vescovi locali concedono a loro volta autonomia ai comuni ed alle valli: sono le “Regoleâ€: siete e siate autonomi purchè paghiate le imposte, non siate ostili all’Imperatore e forniate milizie. Già … gli imperatori dovevano attraversare le Alpi e percorre la Valle dell’Adige per andare a farsi incoronare a Roma: era il percorso autostradale del tempo. Doveva essere messo in sicurezza.
Altro concetto fondamentale per comprendere il periodo: il Re, l’Imperatore era “primus inter paresâ€. Alla sua morte si scatenavano lotte per la successione, spesso sfocianti nella divisione dell’impero. Solo con Enrico II di Baviera (1002) la corona diventa elettiva. E lui viene fatto Santo. Dinastie, elezioni … ma ci fu anche una burocrazia vincente.
Quando l’impero si smembra in tre tronconi, quello centrale che comprendeva il Regno di Italia (erede dell’Impero Romano) viene definito Impero (Lotario Imperatore). A ovest, il Regno dei Franchi (Carlo il Calvo Re); a est il Regno Germanico (Ludovico Re).
Una seconda ondata di barbari: Vichinghi (Normanni: Â Sud Italia, Novgorod, Kiev) e Ungari. Culture diverse in arrivo, a mescolarsi, prevalendo (Vichinghi) o meno (Ungari) sulla cultura latina.
Le religioni: da quelle barbariche al protestantesimo, tutti tranne i Franchi che passano direttamente al crtistianesimo.
Nel 962 nasce il Sacro Romano Impero Germanico da cui scaturiranno gli Imperi d’Austria e d’Austria Ungheria. Per capirsi. Per quanto riguarda il nostro territori, il Papa incorona l’Imperatore, l’imperatore nomina i Principi Vescovi: il Vescovo di Trento, Bolzano e Venosta ottiene la bolla dall’imperatore Udalrico II°:. siamo nel 1027.
Riassumendo: mondo barbarico contro mondo barbarico; barbari contro i latini; oriente e occidente a confronto; potere civile e religioso; ducati e marchesati grandi contro i piccoli; accentramenti contro autonomie locali; le eresie di Ario e Lutero; il Concilio di Trento; etc.  … da questo crogiuolo – altro he Età buia – è nata l’Età moderna.
Ci vediamo alla prossima!
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Mie note personali:
1) Autonomia: oltre quella “storica†di cui sopra mi piace ricordare l’azione dell’ Autonomista Don Lorenzo Guetti, fondatore della prima Cooperazione stile Raiffeisen, affiancata dalla sua richiesta all’Austria dell’autonomia amministrativa, se non altro per ragioni molto pratiche: fra le tante altre in difficoltà , le sue Valli (Giudicarie) per molti mesi all’anno erano irraggiungibili dal versante Trentino e quindi occorreva organizzare centri amministrativi e della giustizia molto decentrati. Ma questa è un’altra storia.
2) L’imperatore medievale accresceva i suoi confini: in un sistema in crescita si governa mediante decentramento: ecco le Autonomie (decentramento: modalità tipica dei sistemi in espansione). Oggi il sistema Italia (Europa e mondiale), checchè se ne dica, sta regredendo o quanto meno sta crescendo molto, molto meno di prima: il rischio è la tendenza all’accentramento a danno delle autonomie (accentramento: modalità tipica dei sistemi in regressione). Quindi la migliore difesa della nostra Autonomia non è “migliorare il governo attuale” ma dotarsi del “miglior governo possibile in assoluto”, inattaccabile sotto ogni profilo. Ciò comporta non più una politica calata dall’alto che sappia realizzare solo ciò che essa stessa  riesce a capire, proporre e gestire, quindi chiusa su se stessa, limitativa e frenante; quanto piuttosto una Politica che stimoli il contributo di tutti, aperta e soprattutto partecipata. Ma anche questa è un’altra storia.
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