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pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Gennaio, 2016 @ 8:27 am

Detto altrimenti: dall’Olanda in Australia in bicicletta         (post 2245)

Eppure è vero. Circa due anni fa stavo sorseggiando un caffè al bicigrill di Nomi, 17 km a sud di Trento (vedi post relativo). Arriva Alessandro Zorat, amico dell’amico che stava con me (GiovannI Soncini). Alessandro è a sua volta  in compagnia di un tale (Mattiew). Il “tale” era di passaggio: stava arrivando (in bicicletta!) dall’Olanda ed era diretto in … Australia! (cliccale “Australia” e leggete i post dl 7 novembre 2014 e 2 marzo 2015).

Direte: piano piano … se po’ fa’ .. Eh no, cari miei! Piano piano un corno! L’amico usa una biciclettona da trasporto: quattro borsoni tenda da campeggio compresa, arriva a fare anche 220 km in un sol giorno e a scalare passi fino a 4500 metri! E poi, in Asia, in Cina … deserti, caldo, neve … di tutto! Ora è in Cina, in 237 giorni di pedale ha superato i 20.000 km.!

Le sensazioni che provo io nel leggerlo? Ammirazione per il coraggio e la forza fisica e d’animo che dimostra: pedalare e pernottare (spesso in tenda) da solo, in mezzo a deserti, a montagne sconosciute, senza alcuna assistenza d’appoggio programmata … non è da tutti. E come se non bastasse, ogni sera mettere on line il resoconto e le foto del giorno! Poi la ricompensa: luoghi incantevoli, ameni, culture diverse, la gente che lo accoglie con simpatia, i rari compagni di viaggio a pedali, etc.. Insomma, un mito di ammirazione e invidia …

Se volete seguire Mattew,  entrate in www.arctic-cycler.com. Dopo ne riparliamo!