TRANSNISTRIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2015 @ 7:14 amDetto altrimenti: questa terra sconosciuta    (post 2229)
Ho letto “Nel sonno non siamo profughi†di Paul Goma (Keller Ed.) e soprattutto – ve lo raccomando! – “Educazione siberiana†di Lilin Nicolai (Einaudi Ed.) e ho iniziato a conoscere la drammatica storia di questa regione, a noi così vicina ed a noi così sconosciuta.
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Tormentata zone di frontiera, contesa fra Romania, Moldavia e Russia. In internet potete leggere molte notizie al riguardo.
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Ne scrivo perché ve lo avevo anticipato nel post del 20 dicembre scorso (“Una comica ferroviaria…â€). In quella occasione, sul treno, di fronte a me, due giovani donne straniere. Cerco di capirne la lingua. Russo? Maria Teresa dice no, forse rumeno. Chiediamo. Una era rumena, l’altra moldava. Fra di loro parlavano una sorta di rumeno.
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La moldava conosce l’italiano e il russo. Le chiedo: “Vi è speranza che i problemi della Transinistria possano essere risolti?â€. Risponde: “Quali problemi? In Transinistria si fa la bella vita, si vive benissimoâ€.
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Ho capito, penso, sei filo-russa. Ma le tue dichiarazioni mi mettono in allarme se le confronto non solo con quanto ho letto nei libri di cui sopra, ma soprattutto con le recentissime opposte affermazioni della signora moldava- non-filo-russa che ha fatto la badante a mia suocera per anni, la quale mi parla di un odio vivissimo dei russi-filo-russi verso quella parte di popolazione di origine moldava-rumena.
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Ed allora questo suo elogiare la qualità della vita in quella regione mi mette in allarme in quanto è un denegare il problema, volerlo nascondere per preparare il terreno a cosa? Ad una ennesima “pulizia etnica�
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