GIOVANI, ABBIATE SEMPRE LA VISIONE D’INSIEME!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Dicembre, 2015 @ 7:20 am

Detto altrimenti: non vi accontentate delle percezioni sensoriali …    (post 2221)

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L’esempio che porto è sempre lo stesso: dall’alto di una scogliera avete la visone d’insieme del mare e nessuna percezione sensoriale. Man mano che scendete fino ad immergervi in acqua, la visione d’insieme diminuisce fino ad annullarsi e la percezione sensoriale aumenta fino a farvi sentire il sapore del sale sulle labbra.

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Analogamente, cercate di inquadrare ogni evento all’interno della sua categoria ed ogni categoria all’interno delle altre categorie. Altro esempio: se vi dicono che una nuova linea ferroviaria è necessaria perchè “di lì passa il 30% dl traffico”, fatevi dire quanto è il 100% e se tale valore negli anni è in crescita o in diminuzione (inquadramento di quel singolo evento all’interno della propria categoria). E ancora, se quegli stanziamenti sono realmente prioritari rispetto alle esigenze di altri settori (ad esempio, la difesa idrogeologica del suolo ( inquadramento di quella singola categoria all’interno dell’intero sistema di tutte le categorie).

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Ma spesso, dentro … il nulla!

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Un segnale che deve porvi in allarme contro la pretesa di chi vuole negarvi una visione d’insieme, spesso è l’espressione del volto di chi vi sta parlando. La fronte è aggrottata, lo sguardo rivolto verso l’alto, una mano a sorreggere il mento … quasi a trarre ispirazione da pensieri lontani, da calcoli assai complessi, accessibili solo a pochi eletti, roba per pochi, non certo per voi che dovreste accontentarvi di quel po’ di percezione sensoriale che vi sta concedendo.

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E invece no. Giovani, siate curiosi, esigenti, studiate, riflettete, indagate, chiedete, non abbiate paura di dichiararvi insoddisfatti, di poter essere giudicati i rompiscatole di turno. Dichiarate socraticamente (1) di “sapere di non sapere” e subito dopo “che volete capire e sapere”. Qualche post fa (“Cultura e giornalismo”, del 30 novembre) citai una frase di Ezio Mauro: “Per fare il giornalista occorre molto studio e molta curiosità”. Ecco, giovani, studiate e siate curiosi intellettualmente, non solo se volete fare i giornalisti, ma se volete essere consapevoli partecipi della vostra stessa vita.

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(1) Nell’antica Grecia Socrate fu condannato a morte perché “corrompeva i giovani”, ovvero perchè li incitava a scoprire la verità. Perchè poi  i “suoi” giovani – così “corrotti” – avrebbero potuto infastidire i monopolisti della visione d’insieme, insomma … parliamoci chiaro …

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