L’INGANNO DELLA DEMOCRAZIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Dicembre, 2015 @ 9:20 pm

Detto altrimenti: in senso soggettivo o in senso oggettivo?          (post 2215)

  • In senso soggettivo: la democrazia (soggetto) inganna qualcuno (complemento oggetto)
  • In senso oggettivo: qualcuno (soggetto) inganna la democrazia (complemento oggetto)

thZ9CFI92QIn miei recenti articoli mi sono cimentato con la “Democrazia”. Oggi vedo di concludere il discorso. La Democrazia si fonda – fra l’altro – sull’esistenza e sull’azione di una pluralità di partiti politici i quali trasformano una pluralità di singole istanze individuali (altrimenti non gestibili) in alcuni programmi di governo (realizzabili).

Orbene, se la politica fallisce, i “generatori” delle tante, innumerevoli istanze individuali – ovvero i cittadini – si sentono traditi e quindi, consapevoli di essere stati ingannati dalla Democrazia, saltano la mediazione del ceto politico e puntano ad un nuovo “tiranno” (leader, guru, capo padrone di un partito, etc.) di loro fiducia.

thQ0IHQ7KYCiò accadde nell’antica Grecia di Atene, quando i cittadini – in pieno sistema democratico – offrirono i pieni poteri ad Alcibiade, quale – a loro avviso – unico potenziale artefice della rinascita della potenza imperiale ateniese. E Alcibiade, non volendoli deludere, come prima cosa investì sugli F35 e i carriarmati di allora: 100 nuove triremi e 500 nuovi opliti (i soldati della testuggine, per intendersi). Ma questa è un’altra storia.

Ma come e quando la democrazia tradisce i cittadini? Ad esempio quando di fronte a proclami e programmi spesso utopistici (grandi alleanze politiche, imponenti opere pubbliche, etc.) i cittadini si accorgono che nel frattempo loro impoveriscono; oppure quando i cittadini si accorgono che le decisioni importanti non vengono prese nelle sedi deputate ma ben prima, in circoli molto  più ristretti: infatti è tipico di molti (per fortuna non tutti!) gruppi politici di ogni tempo essere organizzati per cerchi concentrici nei quali quanto più importanti sono le decisioni tanto più esse vengono assunte nei cerchi centrali, interni, nella massima segretezza. Così nelle “eterie” greche (le “eterie” erano associazioni di oligarchi – oggi potremmo dire lobbies – che da luoghi di comune lamentazione diventarono i luoghi di aggregazione per l’azione contro il governo democratico.  Seneca descrive questa prassi come segue: “alios in secretum recipere, alios cum pluribus, alios universos”).

E oggi?

  • Forse che anche oggi non vi è la Politica alla luce del sole e la politica nel chiuso delle segrete stanze?
  • E noi … noi quale Democrazia  vogliamo? La Democrazia  che ci rappresenta o la democrazia che ci inganna?

 

 

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