LA NAVE DI TESEO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Novembre, 2015 @ 6:47 amDetto altrimenti: Elisabetta Sgarbi lascia la Bompiani e fonda una nuova società editrice    (post 2195)
Duemila-cento-novanta-cinque post, non sono pochi … dal dicembre 2011. Infatti, mai come in questi anni, io – uomo in pensione e quindi “liberoâ€, e libero non in quanto io possa  fare ciò che voglio, ma libero in quanto  “ho la possibilità di scegliere cosa fare fra tutto ciò che la vita ti offre,†avendo cioè alternative diverse – tutte lecite secondo l’ordinamento giuridico e la morale corrente – mai come in questi anni,  dicevo, ho potuto dedicarmi alla lettura e quindi a riflettere e quindi a  scrivere.
E leggendo leggendo, non mi poteva sfuggire il fatto che di fronte alla politica espansio-monopolistica della Mondadori, la quale attraverso acquisizioni (anche di pezzi della Bompiani) si avvia a dominare il 40% del mercato (rendendo semplicemente ridicoli i confronti fra i vari Autori per l’ottenimento di premi letterari), Elisabetta Sgarbi abbia lasciato la direzione generale della Bompiani per fondare una nuova società editrice indipendente, alla quale partecipa, fra tanti altri nomi illustri, tale Umberto Eco (scusate se è poco!).
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Una nuova editrice: “La nave di Teseoâ€, ovvero la nave Argo con la quale gli Argonauti di Apollonio Rodio hanno compiuto il loro periglioso viaggio alla ricerca del Vello d’Oro (“Le Argonauticheâ€, mio post del 18 febbraio 2015), ovvero il viaggio alla ricerca del successo. E il successo che ricercano i nuovi Argonauti è quello di riuscire a far emergere opere valide rispetto ad opere meno valide ma sostenute dalla (troppo) grande “Mondazzoliâ€, neologismo coniato da Umberto Eco, il quale ha inteso fondere “Mondadoriâ€Â con “Rizzoli” ma nel quale i più maliziosi intravedono anche  un termine dialettale romanesco … senza offesa, s’intende!
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Ma ecco che la penna … ops, la tastiera mi prende la mano, i tasti si “premono” da soli e continuano a scrivere: è proprio così,  ve lo giuro, non è colpa del mio sistema nervoso centrale, ovvero di una mia scelta cosciente, ma di una “intelligenza innata” – e non mi sto dando da solo dell’ “intelligente” nel senso comune del termine, ci mancherebbe altro! – “intelligenza innata” – dicevo – che è semplicemente un quid presente in ognuno di noi: il desiderio di Libertà , Libertà che deriva dal pluralismo (e non dal monopolismo), pluralismo che ti consente di operare delle scelte, il che significa essere libero. Liberi quindi, Argonauti, salpate a caccia del successo!
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La nave, il viaggio, il coraggio della sfida: Ulisse oltre le colonne d’Ercole, Dante nell’aldilà … solo per citare due illustri viaggiatori-esploratori: e solo per questo coraggio, per questo loro desiderio di Libertà , i nuovi Argonauti meritano tutto il nostro apprezzamento. E quindi da libero velista del mare, del Garda, del pensiero e della penna qual io sono,  auguro il miglior “Buon Vento!” a questa nuova Argo e ai suoi Argonauti: “Mollate la cima dell’ormeggio! E buona fortuna, rari nantes in gurgite vasto!”
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