MANAGER!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Novembre, 2015 @ 6:16 pmDetto altrimenti: chevvordì? (Dal romanesco: cosa vuol dire?)     (post 2171)
“Managerâ€, temine anglosassone che si traduce con il nostro “direttoreâ€. Solo che qui da noi in Italia occorre essere più precisi. Infatti vi possono essere (e vi sono) tanti “direttori†che non sono manager e viceversa. Ma allora, qual è il significato che attribuiamo noi Italiani alla parola che abbiamo importato dal mondo anglosassone?
Ecco, il manager (che sia direttore o meno non importa) è la persona:
- alla quale è affidata una posizione di responsabilità e di livello;
- creativo;
- efficace più che efficiente;
- che non ha dipendenti bensì collaboratori;
- che stimola la creatività dei collaboratori;
- che sa motivare i suoi collaboratori;
- che sa formare e far crescere i propri collaboratori;
- che opera per funzionigramma più che per organigramma;
- che nei rapporti con i collaboratori non applica il dìvide et ìmpera;
- che non esita a discutere i problemi con tutti i suoi collaboratori riuniti;
- che non usa il piano ferie e permessi quale strumento di potere;
- che ha autorevolezza più che autorità ;
- che sa organizzare e delegare potere e responsabilità ;
- che accetta che su di se’ e sui suoi collaboratori il potere sia unito alla responsabilità ;
- che non si rende insostituibile;
- che sa trasformare le necessità in opportunità ;
- che si organizza con più soluzioni;
- che non persegue il miglioramento di un obiettivo, ma l’obiettivo migliore;
- che affronta ogni fatto singolo – buono o cattivo che sia – come un fatto seriale;
- i cui collaboratori sono lieti di andare a lavorare.
Quale è la dote più importante, se proprio se ne dovesse scegliere una? A mio avviso, dopo un’esperienza personale di 40 anni in quella posizione, la qualità segnata in grassetto. Infatti i fattori della produzione, in ordine di importanza, non sono “capitale e lavoroâ€, bensì
- motivazione dei lavoratori;
- capitale;
- lavoro.
Infatti senza la motivazione dei lavoratori, capitale e lavoro fanno poca strada!
.
.