L’EUROPA E LA SALUTE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Maggio, 2015 @ 7:51 amDetto altrimenti: dice .. ma che, ti sei dimenticato l’accento su quella “e�   (post 2062)
No raga, quella “eâ€Â e’ una congiunzione, non e’ la terza persona singolare del verbo essere. Infatti, quella la salute (simpatico napoletanismo) ti accorgi quanto vale quando ti manca. Per l’Europa è la stessa cosa. Immaginate di essere all’estero. Basta essere nella Repubblica Serba di Bosnia (in missione umanitaria, è capitato a me); avete un incidente automobilistico, non conoscete il locale Codice della Strada, non sapete come difendervi, non sapete se avrete riconosciuti i vostri diritti o meno (nel caso: io ero fermo in coda ad una  dogana: un’auto, provenendo da retro sulla corsia a sinistra, contromano, stringendo a destra la propria direzione per rientrare, ha urtato il mio pneumatico anteriore sinistro, rovinandosi la portiera).
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Ma ancor di più: immaginate di essere in un paese del centro Africa, di avere bisogno di cure mediche, di voler cambiare alcune banconote, di cercare difendervi da una aggressione, di volere verificare i prezzi di certe tariffe, di volere acquistare cibo, di cercare di sottrarvi al coinvolgimento in una guerra locale, di dovervi difendere in tribunale, etc. . Ognuna delle esigenze sopra elencate sarebbe per voi un problema quasi insormontabile. Ma siete in Europa. Avete la soluzione di tutti i problemi sopra esposti e non ve ne accorgete. Come per la salute: la si apprezza quando inizia a mancare. La conclusione: “tutta†Europa, “nessuna†Europa (nessuna, in quando non percepita benchè esistente).