NADIA IORIATTI: ASSOCIAZIONE CULTURALE LAVISANA, BIBLIOTECA COMUNALE DI TRENTO, TEATRO DELLA VALLE DEI LAGHI (VEZZANO)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Maggio, 2015 @ 10:06 amDetto altrimenti: Marcello Farina  presenta a Lavis il libro “Io tinta di aria†di Nadia Ioriatti  (Ed. Curcu e Genovese)  (post 2058)
Ieri sera, 19 maggio 2015.  Marcello presenta,  anzi ripresenta perché ne aveva già ampiamente parlato al Circolo Rosmini a Trento (v. relativo post). Questa volta è il Presidente della locale Associazione Culturale, Daniele Donati a chiamare a Lavis Marcello Farina e Nadia Ioriatti, accompagnati da Maria Teresa Perasso, che questa sera, 20 maggio, invece sarà l’unica relatrice sul libro presso il Foyer del Teatro della Valle dei Laghi a Vezzano. Dell’intervento di Marcello e di Maria Teresa come pure dei contributi diretti dell’Autrice ho la registrazione che sbobinerò e trascriverò in seguito. Oggi, a caldo, voglio darvi qualche foto e qualche pensiero mio .
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Innanzi tutto il piacere che si prova nel constatare il positivo e benefico diffondersi del senso di umanità . Una umanità che vive, un’altra che condivide. Daniele Donati, la bibliotecaria di Lavis Novella Forner ... persone attente, disponibili, le quali non lasciano spazio fra l’idea e la sua realizzazione. E poi, la disponibilità di Marcello Farina, la cui profonda sensibilità lo porta a rendersi disponibile a tante preziose partecipazioni ad eventi “umaniâ€.  Culturali si, ma soprattutto umani, se così posso dire, perché così mi viene spontaneamente di dire, umani  per l’umanità della risposta alla richiesta di umanità che gli viene avanzata. Sapete, Marcello è filosofo – lui dice storico della filosofia, io mi permetto di dire sit sane verum, sia pur vero ciò che egli afferma, ma per me è soprattutto filosofo – filosofo attento al Volto dell’Altro come il suo collega Emmanuel Levinas, il filosofo del Volto: “… il Volto dell’Altro ti guarda, ti interroga e si aspetta una risposta da teâ€. Nadia lo ha guardato, gli ha chiesto “qualcosa†e Marcello ha risposto. Nadia, già .. perchè se e quando Marcello leggerà queste poche righe so già che direbbe “Ma che stai facendo, Riccardo? Non è di me che si deve parlare, ma di Nadia …  del suo bel libro!†Ed allora …
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Il suo bel libro, tre filoni: l’evoluzione della società trentina del tempo, anni ’60-70, il mondo visto da occhi femminili; la malattia vissuta con coraggio. E poi, lo stile semplice ma efficace; i molti passaggi veramente poetici; la forza ed allo stesso tempo la delicatezza delle immagini; la sincerità dell’introspezione; la forte spiritualità (non ancora o non necessariamente Fede … ma non è detta l’ultima parola … Nadia, nome russo, significa “speranza”: a mio sommesso avviso quando Nadia afferma che è duro vivere la malattia per chi non ha la Fede … be’ …  lei è già “alla ricerca” della Fede); la ricchezza dei contenuti …
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Io stesso … non è la prima volta che ascolto e faccio tesoro delle recensioni su quest’opera, su questo piccolo grande (great) libro, ed ogni volta colgo qualche nuova ricchezza. Nadia poi … ormai la conosco bene … prima di ogni presentazione si schernisce, teme di non sapere cosa dire. Poi, ogni volta di più, si apre ad ogni singolo ascoltatore, le sue parole sembrano essere rivolte solo a te, come se tu e lei foste soli, immersi in un colloquio riservato, tanta è la sincera umanità che emana da quelle parole. Parole vere  di vita vera e di vera vita.  Perdonerete il quasi pasticcio di parole, ma se ci riflettete un po’ potrete forse comprendere come queste mie righe non siano “studiate†… quelle le mie dita (bellissimo napoletanismo!) sono semplicemente loro che si muovono da sole sulla tastiera del computer, non ho bisogno di dire loro cosa scrivere,  non sono io che sto scrivendo, ma loro …
Ecco, forse ci sono riuscito a incuriosire anche chi questo libro non l’ha (ancora) letto. A questa sera, dunque, ad ore 20,00 al Foyer del Teatro della Valle dei Laghi a Vezzano, per l’aperitivo che anticiperà l’ultima recensione pubblica dell’opera di Nadia. Già che ci sono, vi elenco le precedenti, sempre “su chiamataâ€â€¦  su “passaparolaâ€:
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- Carlo Martinelli, al Social Stone, Trento
- Roberto Maestri, alla Bookique, Trento
- Carlo Martinelli, all’Andromeda, Trento
- Elena Baiguera Beltrami, a Palazzo Trentini, Trento
- Mirna Moretti, in Librincontri al Café de la Paix, Trento
- Don Marcello Farina, al Circolo Culturale Rosmini, Trento
- Antonia Dal Piaz, al Fogolar Furlan; Trento
- Maria Teresa Perasso, Â alla Sala Spaur di Mezzolombardo (TN)
- Don Marcello Farina, alla Biblioteca di Lavis (TN)
- Maria Teresa Perasso, Â Foyer del Teatro Valle dei Laghi di Vezzano (TN).
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Eccomi a voi. ieri sera a Vezzano, presentato dalla Bibliotecaria …………………., l’evento. Presenti il Presidente dell’Associazione Culturale  Garbari , l’ormai amicio Fabio Trentini, e il Presidente della Pro loco Mauro Toniolatti. Prima di iniziare, abbiamo potuto assistere alle prove di uno splendido coro di giovani ragazze rivane, il Coro ………, preparat9 e diretto dalla Signora ……… (spero che chi legge mi fornisca i  dati che mi sono sfuggiti, grazie).
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Associazione Culturale Garbari, dicevo … che presto organizzerà una visita al Bosco Caproni di Arco sotto la guida del professor Romano Turrini, nell’ambito delle iniziative “Un luogo una storia”, come pure il “X° Concorso Fotografico La valle dei laghi – Flora e fauna acquatica” riservato ad amatori.
Quanto sopra per ringraziare dell’ospitalità e anche per “piacere di cronaca”.
E veniamo a Nadia, la quale, accompagnata dalle parole di Maria Teresa, ancora una volta ha superato, infrangendola,  l’inferriata di un pur comprensibile ritegno ed ha trasmesso e condiviso con i presenti – peraltro attentissimi – ricordi, sentimenti, emozioni, attraverso un canale di vera “comunicazione” … anzi, meglio … di “comune emozione”.  Per chiudere: ho invitato tutti i presenti ad andare sul mio blog e, nel riquadro che sta sotto il mio breve curriculum, cliccare le parole Nadia Ioriatti: fra i diversi post che appariranno, mi sono permesso di suggerire la lettura di quello che riporta integralmente lo splendido  commento di Don Marcello Farina alla presentazione del libro presso il Circolo Culturale Rosmini di Trento (“Marcello Farina commenta Nadia Ioriatti”, 5 marzo 2015). Leggetelo, ne vale la pena!
Al prossimo post, dunque, amiche ed amici!
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