“L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE” (DI CERTA POLITICA)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Maggio, 2015 @ 1:14 pm

Detto altrimenti: ho “rubato” il titolo a Milan Kundera, che nel 1982 ha scritto quel romanzo ….    (post 2037)

Avvertenza: significativamente in questo post i termini “politica” e “Politica” sono scritti  con la lettera p minuscola o con la lettera P maiuscola, a secondo dei casi …

Nell’Atene dell’antica Grecia, 2450 anni fa, la Politica era l’attività diretta al governo della “polis”, ovvero della città che poi era una città-stato. Anche in quel tempo si faceva Politica e politica. Si faceva Politica quando si respingeva vittoriosamente l’invasione persiana. Si faceva politica quando si dichiaravano due guerre, a Siracusa e a Sparta, solo per perderle entrambi. Già, perché in quel tempo la P/politica era solo P/politica militare.

Ma veniamo a noi e non parliamo di guerre ma ugualmente di politica e di Politica: solo che il significato dei due termini si è invertito, nel senso che quella di difesa è politica, mentre quella di attacco merita la maiuscola: Politica.

Infatti, oggi si parla di politica  “di difesa” (dello status quo) e di Politica “di attacco ai privilegi ed alle inerzie” per un futuro migliore, anzi, per il migliore futuro possibile. Or-bene (anzi, sarebbe meglio dire “or-male”), la politica di molti politici/partiti oggi è “seduta” raggomitolata su se stessa, sull’incapacità di avere idee; sul fatto che chi le ha non ha interesse a proporle; che chi le propone spesso non ha la capacità di strutturarle; che chi le ha strutturate spesso non ha la forza (politica) per farle realizzare. E la politica delle “non idee” – dall’averle al realizzarle – il più delle volte non è adeguatamente sanzionata dall’elettorato. Quindi, politica tutto sommato “conveniente” di auto difesa del proprio status quo (di politico).

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Indovinello!

Tuttavia per fortuna vi sono Partiti che sanno fare Politica, anzi, sanno fare le Politiche della gente, o almeno ci provano. In Trentino vi è un Partito del genere, il quale raccoglie le idee dei cittadini, ne esprime di proprie, le propone, le organizza e chiede all’elettorato la forza per poterle poi realizzare, incurante del fatto che spesso chi ha idee “disturba” chi invece preferisce “tirare a campà”, adagiato sul quaeta non movere. Ed allora cominciamo con l’elencare alcune idee di quel gruppo di persone che invece vogliono “cambiare passo” (mi hanno detto: “Te ne diciamo solo alcune, perché elencare tutte le potenzialità, affermare che ci si vuole misurare contemporaneamente con tutto significa dire che si farà tutto, ovvero niente”):

Inizia

  • Definizione del modello aggiornato del Trentino che vogliamo, possiamo e dobbiamo realizzare.
  • Trentino, modello di centralità coordinata della solidarietà.
  • Gestione unitaria, coordinata e per gli aspetti “offerta turistica” anche on line di tutte le APT, dell’Assessorato al Turismo e di Trentino Marketing.
  • Ottenimento da Trentino Markentig SpA una Politica di prodotto (turistico).
  • Trentino Bikeland. Attivazione in Trentino di una fabbrica di E-bike, per vendita, noleggio e manutenzione.
  • Finanziamento pubblico dello start up di cooperative giovanili o meno, per il marketing e la vendita dei nuovi prodotti turistici.
  • Gestione accentrata e unificata della mobilità e della sosta a livello provinciale, con adozione di una tessera unica per la sosta, a livello provinciale.
  • (Nuovo) Film Festival Internazionale della Navigazione a Vela.
  • Creazione del Sistema Trentino delle Scuole Superiori (agraria, vela, sci, alpinismo, volo a vela, elicotterismo da montagna, Perfezionamento Velico Classe Crociera, etc.).

Finisce

Dice … Utopie? Forse. Ma a questo punto intervengo io e mi permetto di dire: guai a non avere utopie cui tendere! Infatti, l’Utopia non è qualcosa di irrealizzabile, ma qualcosa di non ancora realizzato.

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