FIAB TRENTO E LE CITTA’ D’ARTE DELLA PIANURA PADANA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Aprile, 2015 @ 10:28 pm

Detto altrimenti: FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, “vive” sul territorio attraverso singole associazioni. La nostra si chiama Fiab Trento.            (post 2006)

Post 2006, anno 2006 – Le T-shirt di Calderoli provocano incidenti con morti e feriti a Bengasi.

(questo post è stato scritto a quattro mani: le mie e soprattutto quelle di Manuela Dematté, la Past President di Fiab Trento)

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L’arrivo a Lodi: la past president Manuela e il presidente Guglielmo Duman

FIAB Trento consta di 160 iscritti. Fra le altre iniziative, collabora con il Circuito delle 11 Città d’arte della Pianura Padana. Abbiamo già visitato Cremona, Modena, Monza, Bergamo e Lodi. Visiteremo Brescia, Reggio Emilia, Parma, Pavia, Piacenza, Vercelli. La bellezza delle nostre uscite? Lo stare insieme, l’occasione di visitare  le bellezze naturalistiche, artistiche e storiche del nostro paese, e … last but not least, appunto … pedalare insieme! Già … perché ovviamente la tratta Trento – Lodi l’abbiamo fatta in pullman con annesso carrello portabici, ma poi “Signori si scende e si pedala!” A Lodi siamo stati premurosamente accolti dal gruppo di amici-colleghi “Fiabbini” locali che ci hanno fatto da guida e che qui ancora ringraziamo”! Il reciproco scambio ospitale è un plusvalore che FIAB coltiva con convinzione: quando i Lodigiani verranno da noi li accompagneremo a pedalare sulle nostre piste ciclabili e a visitare le nostre bellezze naturali ed artistiche, ferma restando la componente enogastronomica, s’intende!

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Per farla breve:

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“Laus”, lode, lodi, Lodi

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Lodi Vecchio (o Lodivecchio), una città (formalmente riconosciuta come tale) di 7500 abitanti a 8 km da Lodi, il suo primo nucleo celtico (Laus Pompeia) raso al suolo dai Milanesi nel 1111. Qui abbiamo visitato il nuovo – piccolo ma prezioso – museo archeologico con Enrico (e con il papà Alfredo), laureando in beni culturali il 28 aprile p.v., a farci da cicerone. In bocca al lupo, Enrico! E … alla balena …

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Indi abbiamo visitato la Basilica di San Bassiano, patrono di Lodi, con le spiegazioni di don Antonio Spini.

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Per pranzo, altri pochi km e ci siamo ritrovati all’ Osteria Le Gualdane, Cascina Gualdane, Lodivecchio (www.legualdane.it – 333 6403712 – 366 3668380), per degustare le specialità locali: affettati e pasta di salame con fagioli; risotto alla lodigiana con zafferano salsiccia e raspadura; tortionata, dolce tipico affine alla più nota sbrisolona. La raspadura è uno dei simboli gastronomici del Lodigiano: semplicemente la raschiatura in sottili scaglie di un formaggio grana giovane, fatta con un apposito coltellone piatto; raschiando la forma giovane si ottengono dei petali di formaggio sottili e soffici, che si prestano agli abbinamenti più disparati.

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Dopo pranzo, abbiamo ripedalato verso Lodi, rallentati per un bel tratto da un folto gregge di pecore con tantissimi agnellini, evidentemente sopravvissuti all’olocausto pasquale…

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Tornati in città, abbiamo attraversato il centro storico, stretto dai resti delle mura medievali che ricordano il tempo di Federico Barbarossa. Qui avevamo appuntamento con la guida gentilmente messa a nostra disposizione dal Comune, con cui abbiamo visitato il Duomo di stampo romanico ed il bellissimo Tempio Civico dell’Incoronata, nel quale abbiamo assistito alle prove del concerto che la sera stessa avrebbe tenuto il compositore pianista M° Dante Vanelli (0371 426663 – 335 6239338 – gvanelli@pressimmagine.it)

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Al Museo

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Risaliti sul pullman alle 17 in punto per rispettare la tempistica regolamentare dell’autista, nonostante si avesse voglia di restare ancora un po’ per la bellezza del luogo ed il chiarore e tepore del pomeriggio, eravamo “stanchi ma felici”.  Per la precisione, stanchi ma neanche troppo! Sì perchè, contrariamente al luogo comune caro a certi giornalisti che in primavera amano titolare “Con l’arrivo della bella stagione gli amanti della bicicletta stanno tirando fuori la due ruote dalla naftalina”, noi la bici la usiamo tutto l’anno quindi le prime gite ci trovano già allenati e vogliosi di pedalare senza affanni.

Quindi, che altro dire se non “Joint FIAB”? Iscrivetevi alla FIAB! (adbtrento@libero.it — www.slowbiketrento.xoom.it)