INTRAPRENDENZA TONALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Aprile, 2015 @ 3:32 pmDetto altrimenti: un possibile, doveroso progetto trentino   (post 1992)
Post 1992, anno 1992 – Tangentopoli e mani pulite … Io partita IVA a Trento:  P,  AD e consulente  di SpA varie
Il governo della Provincia Autonoma di Trento ha dichiarato che vuole razionalizzare le singole aree sciistiche del Trentino. Ed allora, si potrebbe iniziare dal comprensorio Passo del Tonale – Ponte di Legno  …
29 anni fa. Io, Direttore della Finanziaria ISA-Istituto Atesino di Sviluppo SpA, Trento (Presidente Sen. Bruno Kessler), proprietaria (fra la tantissime altre SpA) delle due principali società impiantistiche del Passo del Tonale, la Sirt e la Grandi Funivie Passo Paradiso. Leggete il mio post del 4 luglio 2012 “Trento ai tempi del senatore Buno Kessler …â€. All’epoca, nel mio ruolo (aggiuntivo) di Presidente delle due SpA, salvai letteralmente quelle società e quella economia dal fallimento. E scusate se quel “grazie†me lo dico da solo, visto che “la riconoscenza è la speranza di avere nuovi favoriâ€. Ma perché in ogni caso “me lo dico”? In realtà perchè oggi – avvertendo certi rischi – voglio fare un gioco: immaginare che io sia ancora il Presidente della Carosello Tonale SpA, società che creai per la ristrutturazione del sistema funiviario, oggi l’unica SpA trentina del Passo e che oggi avverto essere “a rischio†(le altre due sono bresciane. la SIRT e la Sinval.
Fatturato, risultati economici annui, varie ed eventuali
- Carosello Tonale, pubblica trentina, fattura circa 6,5 milioni di euro, risultato in lieve perdita
- SIRT, pubblica bresciana, fattura circa 7,0 milioni di euro, risultato + €500.000,00
- Sinval, privata bresciana, fattura 2,5 milioni di euro l’anno, non conosco il risultato economico.
- Ponte di Legno-Temù, 20.000 posti letto
- Passo del Tonale, 5.000 posti letto
- Altitudine massima servita da impianti lombardi (Corno d’Aola): m. 2100
- Altitudine massima servita da impianti trentini (Presena): m.3.000.
Attenzione! La SIRT deve il suo utile ad un fatturano atipico a 3 (presto 4) centraline idroelettriche che le danno dai 1,8 ai 2,4 milioni di euro di ricavi e quindi un buon utile, tale da consentirle di programmare nuovi investimenti rilevanti, ad esempio una nuova cabinovia che affianchi (mettendole in crisi) le due seggiovie in linea del Bleis di proprietà della trentina Carosello. Infatti, ipotizzando un investimento di €15,0 milioni, un mutuo bancario trentennale al 3% comporterebbe una rata annua di €742.000,00 assolutamente sopportabile già oggi e ancor più un domani, quando la cabinovia sottrarrà clientela alle due citate seggiovie trentine.
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E la Carosello, come andrebbero le cose per la Carosello? Io dico maluccio, perché essa si dovrà far carico degli ammortamenti ed interessi conseguenti alla nuova funivia che sta costruendo dal Passo Paradiso alla Presena (foto a lato) la quale potrà anche raddoppiare gli incassi dell’attuale coppia seggiovia-sklift, ma tali doppi ricavi mai potrebbero pareggiare i citati ammortamenti ed interessi ed inoltre il calo del fatturato delle due seggiovie Bleis sottratto dalla nuova telecabina parallela della SIRT. A quel punto la Carosello andrà in perdita e potrebbe diventare facile perda di acquirenti bresciani, o potrebbe essere costretta ad accettare la fusione nella SIRT a condizioni non vantaggiose per la popolazione trentina del Passo e per la politica e l’immagine della Provincia Autonoma di Trento.
E allora ecco cosa penserei oggi se io fossi ancora Presidente della Carosello Tonale SpA, Società da me inventata e costituita, della quale mi inventai anche il nome. Cosa farei? Proporrei oggi a SIRT (Sinval a rimorchio) la fusione delle tre società , garantendo con golden shares, patti parasociali e attenta strutturazione dello Statuto, un equilibrio nel governo dell’insieme, magari prevedendo che la gestione operativa e gli investimenti ordinari fossero demandati a persone locali. Sul piatto delle trattative – oltre al peso dell’immagine ghiacciaio – metterei anche – a fronte della nuova cabinovia del Bleis che sostituirebbe le due seggiovie – il trasferimento dei due impianti trentino sostituiti a collegare il Bleis con la zona impianti trentini Valbiolo (tre seggiovie), creando in tal modo un nuovo anello della catena del Carosello-Circuito del Passo del Tonale-Ponte di Legno. Ed insieme, Trentino e Lombardia, ad attivare fondi interregionali Interreg.
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In caso contrario gli sforzi sostenuti nei tanti decenni trascorsi da privati trentini e dalla Provincia Autonoma di Trento per il mantenimento e potenziamento del ghiacciaio Presena, fra non molto potrebbero tornare utili solo alla componente bresciana. E la politica trentina, a quel punto, non potrebbe far altro che piangere sul latte versato.
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Per maggiore chiarezza: fusioni societarie “ex post” oppure “ex ante”? La razionalizzazione annunciata dalla Provincia Autonoma di Trento non potrebbe limitarsi a fusioni ex post, per ridurre costi gestionali o per unire SpA in utile a SpA in perdita, bensì dovrebbe “giocare d’anticipo”, promuovendo, come nel caso del comprensorio Passo del Tonale-Ponte di Legno, fusioni societarie “ex ante”, ovvero mirate all’obiettivo della indispensabile programmazione e realizzazione coordinata degli investimenti, massimizzando la loro “resa” economica e funzionale.