UN AVVENIMENTO IMPORTANTE …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Marzo, 2015 @ 7:37 amDetto altrimenti: “amarcord”, mi ricordo … e dai …lasciatemi ricordare …   (post 1965)
Post 1965, anno 1965 – Maria Teresa ed io ci siamo conosciuti! Altri avvenimenti minori: si apre il traforo del Monte Bianco e l’ILVA di Taranto. La Francia esce dalla CEE. IMI e IRI imperversano. Escalation della guerra in Vietnam.
Da quando ho iniziato ad appaiare il n. del post ad un anno, ero ansioso di arrivare ai “miei†anni, a quelli che ricordavo direttamente, a quelli che hanno influenzato tutta la mia vita. I miei amici, invece, mi hanno detto di essere curiosi di veder come me la caverò quando il n. del post avrà superato l’anno in corso … Dunque, vediamo … dal 1965 al 2015 ce ne sono una cinquantina … quindi direi a braccia che fra un paio di mesi dovrò inventarmi il futuro, alla Orwell. Evvabbè, la fantasia non mi manca! Ma veniamo agli anni “trascorsiâ€.
-  1965, estate, io ventun anni, Maria Teresa venti. Genova-Quarto (dei Mille), stabilimento balneare “V Maggioâ€, a destra nella foto. Una comune amica ci presenta. Ancora tre anni e mi sarei laureato. Altri due e avrei terminato il servizio militare. Un anno di lavoro e nel 1971 sposati! Ed eccoci ancora qui: nonni da quattro anni e mezzo della dolcissima Sara.
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Ventun anni. Durante le mie visite a Cles (TN) dove era stato traferito babbo, Maresciallo CC, ero stato invitato ad una gita nelle Dolomiti di Brenta, Sentiero delle Bocchette Basse. Fulminato da tanta bellezza, al rientro a Genova mi iscrissi ai Corsi di Alpinismo del locale CAI: Primo Corso, Corso da Capo Cordata, Aiuto Istruttore Sezionale.
- L’Università ? Giurisprudenza, a Genova, Via Balbi. I Professori che ricordo (positivamente): Victor Uckmar (nella foto, Scienza delle Finanze e Diritto Tributario, 27/30); Mario Talamona (Economia Politica, 30/30). Sarà per questo che poi nella mia vita ho fatto il lavoro di un laureato in Economia e Commercio!
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A sciare. Una passione che non mi ha mai abbandonato. Io stesso organizzavo le gite in pullman. Avevo un ricco elenco di amici che organizzavo telefonicamente. La domenica la mia sveglia era alle 03,50. Alle 04,15 incontravo a Genova est (Nervi) il pullman che arrivava a Genova dalla sua rimessa a di Rapallo (Ditta SCAL, Società Concessionaria Autolinee Liguri). Indi iniziava una serie di fermate fino a Genova Pegli, ad ovest della città , dove salivano gli ultimi. Destinazione: Limone Piemonte, Prato Nevoso, Artesina, Frabosa. Insomma, prima delle 10,30 non si sciava! Se non è passione questa!
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L’auto. Quella di famiglia, una Fiat berlina 1500 cc. I miei genitori non guidavano. Mio fratello maggiore, ingegneria, aveva troppo da studiare. Mio fratello minore non aveva ancora la patente. L’auto quindi era “miaâ€. Il rovescio della medaglia erano i “servizi di noleggio con autista†che dovevo fare a richiesta soprattutto di mamma. Babbo, quando era a casa, era molto più sedentario: “Andate, andate, io vi aspetto qui …â€.
- Il tenore di vita. Non eravamo “ricchiâ€, ma i due stipendi da statali di mamma insegnante di Scuola Media e babbo Maresciallo CC ci collocavano nella piccola-media borghesia, roba da “seconda classe ferroviariaâ€.
Aspetti di vita giovanile e spensierata. Una nota molto nostalgica del “bel tempo anticoâ€: nel 1970 stavo finendo di prestare servizio militare quale sottotenente della Brigata Alpina Tridentina. Maria Teresa mi preparò un centinaio di domande di lavoro. Mi risposero in dieci, ne scelsi una, cambiai dopo un mese per la seconda. Cercammo casa in affitto, la trovammo. Fra tutti e due guadagnavamo 2,5 milioni di lire l’anno, ne spendevamo 0,7 in affitto. Questi i nostri inizi. Giovani di ieri, privilegiati rispetto ai giovani di oggi.