DOPO PERUGIA, LA SICILIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Febbraio, 2015 @ 1:46 pmDetto altrimenti: basta, non se ne può più …  (post 1935)
Post 1935, anno 1935 – “Faccetta nera, bell’abissina, aspetta e spera che già l’ora si avvicina …”
Il 17 gennaio scorso scrivevo di una scandalosissima super pensione ad un avvocato dipendente del comune di Perugia (cfr. ivi).
Oggi scrivo della Trinacria alias Sicilia. Il Signor Dottor Paolo Modica de Mohac, Avvocato Consigliere Parlamentare Cavaliere di Grazia del S.M. Ordine Costaniano, Ramo di Napoli, Discendente da Antica Famiglia Aristocratica, Dirigente della Regione Sicilia, va in pensione ad anni 54 (cinquantaquattro) con €12.000 netti al mese, chiedendo che l’accredito gli sia fatto in Tunisia così “non paga tasse†(avrete notato che “per rispetto†quante  lettere maiuscole ho utilizzato!)
Quo usque tandem … abuteris patientia nostra? Fino a quando abuserai, o Regione Sicilia, o Comune di Perugia, etc. della nostra pazienza?
Ma già … non sono novità … Sentite questa. Quando ero a capo della finanza Italia della Stet-Società Finanziaria Telefonica p. A, Torino (all’epoca la più grande finanziaria italiana), il Vice Direttore Generale di una grandissima banca ebbe a confidarmi che quando i loro big andavano in pensione, le tasse sulla loro (miliardaria in lire) buonuscita venivano pagate all’erario “a debito del conto economico della bancaâ€. Quale banca? Eh, no, raga, non ve lo dico anche se il reato di evasione fiscale è caduto in prescrizione …
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Insomma: Don Ciotti ebbe recentemente a dire che lo preoccupano sì quelli che agiscono male  palesemente contro al legge, ma ancora di più teme i danni di chi agisce male dentro la legge o ai suoi confini. E bravo Don Ciotti …
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Quod non vetat lex, hoc vetat fieri pudor†(Seneca). Quello che non vietano le leggi, lo vieta il pudore.
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