ELEZIONI GRECHE, FINANZA PUBBLICA ITALIANA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Gennaio, 2015 @ 8:04 am

Detto altrimenti: una scintilla che può farci riflettere    (post 1901)

Post 1901, anno 1901. Giolitti apre alla libertà di associazionismo sindacale e ipotizza il coinvolgimento dei socialisti al governo. Papa Leone XIII fa caute aperture al liberismo.

Italia-Grecia, “mia” faccia, “mia” razza … una sola faccia, una sola razza …

Elezioni greche: rescheduling del debito, ovvero sua ristrutturazione: scadenza delle rate più avanzata, tassi diminuiti. Questi interventi a detta del vincitore delle elezioni genererebbero finanza disponibile per il miglioramento del livello di vita della popolazione e per investimenti.

E noi? Anche noi avremmo bisogno di poter disporre di maggiori risorse finanziarie da destinare al welfare ed agli investimenti. Come potremmo fare? Non chiedendo il rescheduling, bensì attraverso l’ emissione di titoli di debito pubblico irredimibili in sostituzione volontaria dei titoli redimibili, titoli irredimibili sui quali lo Stato paghi un interesse leggermente maggiore ma non sia mai tenuto a restituire il capitale che ogni investitore potrebbe liberamente liquidare offrendo i suoi titoli in borsa. In tal modo diminuirebbe il livello dell’indebitamento e si libererebbero risorse finanziarie per investimenti e altro. Emissioni simili nel passato ebbero un grande successo da parte dei sottoscrittori.

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... e allora, mettiamole le strisce!

… e allora, mettiamole le strisce!

Infine, oggi purtroppo la politica europea è ancora una politica di una Europa a metà, che non può funzionare sia che si tratti della politica del rigore, sia che si tratti della politica del rescheduling. Infatti l’UE gestisce solo alcuni aspetti della politica dei singoli stati, in modo necessariamente non coordinato e non coordinabile con la gestione degli altri aspetti gestiti direttamente da ciascun singolo stato. La soluzione? Una sola: arrivare presto agli Stati Uniti d’Europa.