11 -NATALE PASSATO? NO, NATALE FUTURO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Dicembre, 2014 @ 8:28 am

Detto altrimenti: Natale finito? No, dev’essere un Natale d’Inizio!        (post 1845)

Post 1845, anno 1845: cresce sempre di più la cultura dell’indipendenza italiana (D’Azeglio, Cavour, Manin). Il federalista ante litteram Carlo Cattaneo è per un federalismo intelligente, che rispetti le specificità locali. L’Austria lo censura. A Rimini Renzi capeggia un’insurrezione contro il Papa Re. Renzi? Non Matteo … ecchè? Bensì tale Pietro Renzi. Irlanda: la popolazione (10.000.000 di persone) è costretta dall’Inghilterra a lavorare esclusivamente nel settore della coltivazione delle aptate. Scoppia una carestia. 800.000 morti per fame. Circa 8.000.000 emigrano in America.

Natale -Vezzano-2014-Locandina (2)Amiche lettrici, amici lettori, vi chiedo una cortesia: andate a rileggere il post del 14 novembre scorso, “Louis Brunelli a Vezzano” nel quale si parla delle origine de del senso originario del Natale. Natale come ri-nascita del sole, della speranza, della vita, ben prima della nascita di Gesù. Quindi festa di speranza per tutti, anche per i non credenti e -a maggior ragione – per i credenti.

Speranza … in cosa? Nel fatto che si sia tutti più buoni (soprattutto gli altri …)? Che l’anno nuovo sia migliore? Certo … è molto probabile che il 2015 sia migliore … del 2016! Dice … ma che … sei pessimista? No. Sono realista: diventerò ottimista quando tutti noi, governanti in testa, saremo passati dall’ avere della nostra realtà passata, presente e futura non più una somma di percezioni sensoriali bensì una visione d’insieme.

La prima visione d’insieme dovrebbe essere quella dell’Italia (ma il discorso vale anche per l’Europa) come casa comune di una grande famiglia. Una famiglia nella quale, seduti attorno ad un tavolo, i componenti si riuniscono per constatare necessario:

  1.  che si prenda coscienza che la mala gestio più perniciosa non è quella di chi opera contro le leggi, ma quella di chi opera secondo cattive leggi;
  2. che ognuno si senta parte della famiglia, si senta a casa propria e quindi in diritto e con il dovere di esprimersi, scandalizzarsi e reagire di fronte al malaffare di taluni componenti;
  3. che ognuno e non solo alcuni, dia sin dall’inizio il proprio contributo al raggiungimento del Bene Comune;
  4. che si ridisegni il modello di vita (non parlo di “crescita”, perché lo “sviluppo futuro” può bene essere una “decrescita dell’attuale modello”);
  5. che si dia centralità alle molte potenzialità inespresse;
  6. che si riscriva l’ordine delle priorità;
  7. che si riunifichi sempre responsabilità e potere;
  8. che si realizzi una diversa e più equa redistribuzione della ricchezza;
  9. che si ridisegni ex novo il sistema delle regole (leggi) e degli incarichi (istituzioni) che governano la comunità;
  10. che alla fine, il Nuovo Sistema sia sostituito al vecchio sistema attualmente vigente;
"Plurimae leges .." Tacito, Annali, III, 27 (I° sec. D. C.)

“Plurimae leges ..” Tacito, Annali, III, 27 (I° sec. d. C.)

Ho segnato in grassetto l punti 1,2, 9 e 10. Non a caso. Infatti … plurimae leges, corruptissima republica ovvero, un numero elevatissimo di leggi fa sì che lo Stato sia corrotto, ovvero, se preferite, un Stato corrotto si alimenta, nasconde, difende e perpetua attraverso l’infinito proliferare delle proprie leggi. In questo senso dico che di questo passo non se ne esce. Dice … ecchè? Stai sperando in una rivoluzione? No, amiche e amici, lungi da me! Qualche post fa (7 dicembre scorso) mi sono già espresso con chiarezza: la mia aspirazione è che si adotti il “Sistema Tommaso Moro” (che poi era Sir Thomas More, fatto Santo dal 1935, quindi …), ovvero che si disegni l’Idea dello Stato ideale per poi discuterlo se e come sostituirlo all’attuale il quale – è sotto gli occhi di tutti – non sta funzionando.

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Dice … ma che … sei ossessionato dagli scandali, me c’è ben altro, ben altro di molto positivo… Rispondo: eh no, caro mio, io vedo una connessione diretta, un rapporto di causa ad effetto fra gli scandali, il mal governo, il sistema non funzionale e non funzionante delle leggi, il groviglio delle istituzioni, la mancanza di valori e le conseguenze di tutto ciò: disoccupazione, disperazione per molti. Disorientamento, disaffezione, antipolitica per moltissimi. Vuoi alcuni esempi? Troppo facile:

  • thVCA3LNIQL’Istat certifica che nel 2014 ci sono stati circa 70.000 incidenti sul lavoro che hanno visto come vittime bambini al di sotto dei 14 anni d’età, tuttavia non vi sono stati 70.000 processi a carico di chi sfrutta il lavoro minorile. il che significa che il Sistema ipocritamente accerta un fatto ma non ne trae le dovute conseguenze. Cosa mi aspetterei? Che la magistratura aprisse un’inchiesta ed iniziasse ad interrogare i rilevatori Istat di quel dato … che poi … se vi sono stati 70.000 incidenti di quel tipo significa che il totale del lavoro minorile (e quindi dei relativi reati!) può collocarsi su multipli di quel numero!
  • th6342GN1AL’evasione fiscale “perdonata” attraverso i concordati fiscali …”Mi devi 100 (milioni) , dammene 30 e chiudiamola lì”. Ma solo per i Grandi Evasori … non certo per i semplici ed umili F24 della povera gente, la quale si cede arrivare riprese fiscali anche per somme minime: “Mi devi 100 (euro) dammene 30 e finiamola lì “? Quando mai? Che volete, de minimis non curat pretor … ecchè … vorreste forse che il Sistema si desse cura di concordare un’omissione od un errore di quel miserrimo livello? Della serie: la legge è uguale per tutti (gli evasori da 100 milioni in su).
  • th7OQH9LGE

    One apple a day …

    E poi, uno scandalo al giorno leva il precedente di torno. Che fine ha fatto una indagine a tappeto sulla mala gestio dei fondi pubblici regalati ai partiti e da questi alle loro fondazioni? Dice … ecco …vedi … fai antipolitica! No caro, al contrario io vorrei che si facesse Politica con la P maiuscola e che i partiti fossero finanziati anche dal pubblico ma con un sistema di corretta gestione preventiva e di successivo tempestivo controllo del denaro loro affidato da ciascuno di noi. E invece … calati junco ca passa la china: piegati canna, che poi la piena del fiume passa e tu ti rialzi …

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  • A me le buonuscite!

    A me le buonuscite!

    Super stipendi e super liquidazioni a chi ha mandato in malora le FS e la compagnia di bandiera? A chi ha gestito male banche SpA private che però poi ricevono “sovvenzioni di salvataggio” dal sistema pubblico? Livelli retributivi mai visti né in UE né negli USA?

 

 Ecco, tutto ciò non è serio. Ecco, tutto ciò continuerà ad accadere? Me ne dolgo sin d’ora, ma almeno avrò evitato che sia offesa la mia intelligenza. Dice … ma il Natale … che fine ha fatto? Rispondo: ecco, io vorrei che

il Natale, questo Natale, rappresentasse la rinascita della nostra consapevolezza, della nostra coscienza, della nostra capacità di reagire e di indignarci, della nostra capacità e volontà di “esserci”, della nostra fiducia che “volendo si può”, purchè.

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Purchè cosa? Purchè tutti noi, governanti in testa, si riacquisti la visione d’insieme del nostro passato, del nostro presente e soprattutto del nostro futuro possibile.

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