EDIZIONE STRAORDINARIA: basta ruberie, basta sprechi, basta privilegi: se non altro perché rischiano di travolgere l’Italia e con essa la nostra Comunità Autonoma Trentina
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Aprile, 2012 @ 7:20 amDetto altrimenti: la serie di scandali finanziari della politica nazionale non deve assolutamente generare in noi accettazione, assuefazione né tanto meno condivisione, ammirazione ed invidia per chi “c’è riuscitoâ€.
Recentemente una persona molto impegnata sul fronte delle istituzioni, riferendosi allo scandalo dei fondi sottratti alla Margherita, di fronte alle mia indignazione ha detto: “Ma no ….non mi scandalizzo più di tanto, sono cose del mondo, che succedono…â€. Forse voleva accreditare presso di me l’immagine di persona che “sa vivere nel mondoâ€, che “sa avere visioni alte, che non sono intaccate da piccoli, necessari, incidentelli di percorso …â€
In altra occasione osservavo con un mio ex collega che un terzo collega, operante nello stesso nostro settore d’attività in altra città , aveva un tenore di vita assolutamente troppo elevato rispetto alla sua retribuzione: casa al mare, villa in Sardegna, yacth d’alto mare, etc.. Il mio amico, con un tono di ammirazione di invidia, rispose: “E’ stato bravo, c’è riuscito …â€.
Mi sono detto: ecco, io credevo che il male peggiore fosse la nostra assuefazione alla serie di scandali che ormai, quasi giornalmente, travolge ogni pudore ed ogni morale … E invece no. Oltre all’assuefazione, vi è di peggio: vi è anche la condivisione e addirittura l’ammirazione, l’invidia e il desiderio di compartecipazione con chi “ci è riuscitoâ€. Insomma, l’immoralità è stata sconfitta dall’amoralità , come ai tempi di Semiramide, “che libido fè licita in sua leggeâ€.
Ora la “storia Margheritaâ€, anzi, la “cronaca Margheritaâ€, si ripete con la Lega (che sarà ? Chiodo scaccia chiodo?). Molti dicono: serve una legge che regoli la gestione dei finanziamenti pubblici ai partiti. Io replico: sono stato amministratore dei conti bancari e dei fondi della Stet – Società Finanziaria Telefonica per Azioni, a suo tempo la maggiore finanziaria italiana; ho amministrato anche una piccola società della mobilità comunale. In entrambi i casi non c’è stato bisogno di alcuna legge speciale: mi è bastato seguire i principi della moralità , dell’onestà , della trasparenza e le regole del codice civile. Del penale non c’è mai stato bisogno.
Ma .. dice … hanno sottratto denari a mia insaputa … Ma come? Avviando la piccola società della mobilità comunale, per prima cosa misi in assoluta sicurezza il sistema degli incassi e della gestione del denaro. Impossibile rubare. E chi gestisce milioni di Euro, fa tutto da solo? Ma quando mai … che mi verrebbe a significare? Per dirla con Camilleri …
Sta di fatto che dopo gli “incidenti di percorso†dei fondi Margherita e Lega, il minimo che il Governo Monti e la Corte dei Conti dovrebbero fare è una verifica immediata e rigorosa della gestione di tutti questi fondi presso tutte le forze politiche e in parallelo un decreto legge, sul quale sì, porre al fiducia (!) per l’abolizione immediata dei finanziamenti pubblici ai partiti che non hanno rappresentanza in parlamento.
Inoltre con l’occasione il Governo dovrebbe assumere l’iniziativa di fare un inventario di tutti gli scandali e di tutti gli sprechi e avviare un piano di rientro immediato di privilegi e rendite che definire medievali è poco, Irene Pivetti permettendo! Altro che ridurre le risorse finanziarie a Comunità Autonome che le stanno amministrando bene da sempre!
L’Italia è anche nostra, di noi cittadini, di noi Trentini. Esigere quanto sopra, è nostro diritto e nostro dovere. Infatti ogni spreco a livello nazionale ricade su di noi cittadini e sulla nostra Comunità Autonoma del Trentino. Vorrei fare un esperimento: spillare un cartellino rosso su una banconota da €100 che qui in Trentino viene pagata di tasse e seguirne il cammino. Scoprire alla fine che essa è servita per pagare le ferie al tesoriere di un partito politico o le cene del figlio di un boss, mi farebbe incazzare e non poco. Scusate il termine poco educato che ho usato, ma “quando la se ghe vol, la se ghe vol…”