I DIALOGHI DI PLUTONE: DOPO L’AUTORICICLAGGIO, LA PATRIMONIALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2014 @ 6:54 am

(I precedenti dialoghi: post del 5 dicembre, 13 novembre, 4 novembre, 18 febbraio 2014)

Detto altrimenti: a pensar male …   (post 1834)

Post 1834, anno 1834: il generale ex bonapartista Ramorino dalla Svizzera organIzza una spedizione armata in Savoia ma 1) perde al gioco i danari della cassa comune; 2) si fa arrestare dagli Svizzeri che lo consegnano ai Piemontesi – Owen crea la prima fabbrica modello, che sarà “copiata” da Adriano Olivetti; Perkins costruisce il primo frigorifero.

(La scena: seduti al tavolino del solito bar Tizio e Caio discutono)

th[3]Tizio: Amico mio, il 5 dicembre scorso mi parlavi di un tale che reimportava come capitali esteri i propri capitali precedentemente esportati clandestinamente all’estero, anzi … i propri e quelli altrui …

Caio: Si, sai … con la crisi … l’economia interna si regge male in piedi, è anemica  … ha bisogno di una trasfusione di … sangue fresco, anzi, di una auto trasfusione di denaro fresco, il proprio! Cameriere, due caffè, per favore

Cameriere: Subito, signore!

Tizio: A me macchiato calo! (rivolgendosi a Caio): Evvabbè … almeno ‘sti soldi rientrano, solo che ora se li scoprono … è un reato!

Caio: Si, è un reato se li scoprono. Comunque l’importante è che li reinvestano in attività produttive e non in operazioni speculative. Sai … ricordo una trentina d’anni fa … i titoli di stato avevano un rendimento superiore al tasso di scoperto bancario: molti imprenditori si indebitavano in banca ed investivano in titoli, lucrando sulla differenza, e le banche non investivano più nell’economia reale, che soffriva di mancanza di credito.

Tizio: ma quello mica era un reato e poi oggi non è più così …

th[4]Caio: è vero, ma oggi il tasso d’interesse monetario, quello cioè che rendono le speculazioni finanziarie, è superiore al tasso di interesse reale, il che più o meno è lo stesso malanno di prima … è l’economia reale è senza credito. Pensa che a Trieste, tanto per fare un esempio, c’è una fabbrica di arredi per yacht e alberghi di lusso, rinomata a livello mondiale, piena di ordinativi ma senza liquidità per acquistare le materie prime necessarie alla produzione e … le banche … le banche non le fanno credito … gli operai, un’ottantina, hanno investito i denari del TFR ma non basta … ma si può?

Tizio: Ma allora questi nuovi “importatori” poi, ‘sti denari … li reinvestono nell’economia reale. Magari sottoscrivono un aumento di capitale e si comprano quella fabbrica …i conti tornano, o no?

Caio: Eh no, caro mio, mica sono belle queste cose … l’aumento di capitale si, va bene, ma non per portar via la fabbrica a chi l’ha creata e fatta crescere. Magari poi invece è la stessa proprietà che – esasperata – ci sta pensando … magari ricercando un capitalista estero. E così le nostre imprese cambiano padrone … non saremo più padroni in casa nostra … anche “grazie (si fa per dire “grazie!) alle nostre banche, impegnate a pagarsi liquidazioni milionarie e a far truffe d’ogni genere. Cosa? Gli ultimi casi? Banca popolare di Milano, MPS, Carige, etc.). Non so … ma guarda … si avvicina il nostro solito amico. Ehi. quel signore … venga a sedersi qui con noi!

(sotto le mentite spoglie di Sempronio si avvicina Plutone, Dio egli Inferi, e si fa raccontare di che cosa stessero discutendo i due amici)

Tizio: … E lei cosa ne pensa? Questi importatori di denaro  … terranno scorte liquide di denaro?

Sempronio: Sapete come sono io … me lo avete detto più volte che sono un diavolo d’un uomo! Sono abituato a pensar male, perchè si farà peccato – per quanto … far peccato … a dire il vero ciò non mi spaventa più di tanto – (Sempronio sogghigna rivolgendosi agli avventori del tavolino accanto con un ammiccamento), però si indovina …

Caio: Non ci lasci sulle spine, dai … ci esponga il suo pensiero

Sempronio: Vedete bene che sulla casa stanno cercando di diminuire la crescita della pressione fiscale … intendiamoci ..”diminuire la crescita”, ovvero aumentare meno il peso, ma sempre aumento è.

Tizio: E allora, che c’azzecca con la liquidità in banca?

Sempronio: C’azzecca, c’azzecca … perchè prima o poi una patrimoniale sui depositi bancari arriverà, arriverà … d’altra parte perchè colpire sempre gli immobili e non spostarsi anche un po’ sui beni “mobili”?

Caio: Ma denaro, nei depositi bancari, se ne trova?

th[8]Sempronio: Certo, la paura del futuro ha fatto sì che la gente abbia fatto sacrifici pur di aumentare il risparmio e quindi ha ridotto i consumi anche per questo motivo … E poi, vista la “moralità” dimostrata da molte banche, chi mi dice che le stesse banche che non le fanno credito non abbiano loro già pronto un compratore di quella bell’azienda? A pensar male … e ormai bisogna pensar male, dopo tutto quello cui stiamo assistendo … non vi pare?

(dall’interno del locale irrompe nello spazio esterno ove si trovano i tavolini da caffè, un cameriere gridando)

Cameriere:  Aiuto, è scoppiato un incendio nel retro del locale, chiamate i vigili del fuoco … un mio collega è rimasto all’interno semi svenuto!

(Sempronio si alza di scatto e si precipita al’interno – all’interno – non all’inferno, non ancora lì, almeno per il momento!)

Sempronio: Niente paura, vado io!

(Sempronio sparisce in una nuvola di fumo. Dopo un istante l’incendio è domato, il fumo è sparito, il cameriere semisvenuto sta di nuovo bene: qualcuno la spento le fiamme e aperto le finestre e la porta sul retro. Di Sempronio nessuna traccia.

Tizio e Caio (all’unisono): Diavolo d’un uomo! E … cameriere, i nostri due caffè? Uno macchiato caldo, per favore … cosa? Caldo? Certo, caldo …  no … non è una battuta la nostra!