LA CINA E’ VICINA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Novembre, 2014 @ 3:18 pm

Detto altrimenti: bella scoperta, direte voi!  (post 1772)

thEH9TSNJ2.

I tempi della storia: nel 1840-1842 noi europei abbiamo fatto (si dice “portato”) ben due guerre alla Cina (le cosiddette guerre dell’oppio) “rea” di avere proibito l’importazione dell’oppio che gli Inglesi facevano coltivare ai loro schiavi indiani. Oggi, il mio berrettino da sole, il giubbotto da vela, il computer etc. e da ultimo le mie ultime scarpe Thimberland sono made in China.

.

.

thMU1VCVNULa Cina. Inizialmente qui da noi si vendevano solo “cineserie” da pochi soldi. Ora ho notato che nostri negozi fino a poco tempo da di alta qualità – se non proprio ancora di lusso – mettono in vendita la loro credibilità, il loro nome, il loro avviamento insieme – ad esempio – a capi di abbigliamento abbastanza eleganti, senza l’etichetta che ne indica l’origine. “Sa, si tratta di quella gran marca italiana … ma abbiamo dovuto levare le etichette perché …” e via discorrendo. A prezzi sbalorditivi. Evvabbè … Leggendo Gomorra di Saviano poi apprendiamo che le Grandi Marche fabbricano i loro capi a … Napoli, avvalendosi dei cinesi. Evvabbè …

.

.

... l'azzurra vision di S. Marino

… l’azzurra vision di S. Marino

Ma le fabbricazioni all’estero, come la mettiamo? La mettiamo che all’estero la manodopera costa meno perchè i diritti civili sono un optional. “Loro” ci hanno copiato e adesso ci invadono con i loro/ex nostri prodotti schiavizzando i loro lavoratori. Ma non basta. Anche i “nostri” hanno delocalizzato e non solo in Cina. Un amico imprenditore, di ritorno l’altro giorno dalla Romania: “In Romania non esiste la crisi del lavoro: le persone che esamino per l’assunzione mi dicono che tanto … se non li assumo io … trovano un altro che li assume. E allora parliamo un po’ dei nostri. Delocalizzano … si perdono posti di lavoro in Italia e gli utili … dove vanno gli utili? A S. Marino? Alle Cayman? In GB? Etc. etc. In Vaticano non più, grazie a Papa Francesco. Si dice che la tale azienda “è sbarcata” in Cina, in Romania, etc.. ma … sbarcata per vendervi i nostri prodotti o per produrre laggiù i prodotti che poi vende a noi?

.

.

thMUB6Z1TA

Evvabbè, gli ho quasi copiato il titolo …

.

Un giorno “un amico mi disse” … che anni fa il suo datore di lavoro, proprietario di una catena di negozi di articoli sportivi, andò in Cina, chiese il prezzo delle migliori racchette da ping-pong. L’equivalente di 500 lire. Le migliori. Da noi si vendevano a 5.000 lire. Ne acquistò una camionata.

.

.

.

.

Le stelle le abbiamo già: mettiamole le strisce!

Le stelle le abbiamo già: mettiamole le strisce!

Cosa fare? Ragazzi, io non mi intendo abbastanza di calcio per propormi CT della Nazionale nel bar sotto casa, e quindi …. quindi almeno mi consentirete di esprimermi su di un problema minore, un problema che pare stia di meno a cuore della gran massa della gente di quello della composizione della Nazionale, il problema della possibile soluzione della crisi mondiale. Proviamo un po’ ad immaginare che abbiamo già costituito gli USE – United States of Europe e che gli USE abbiano stipulato un accordo con gli USA, al fine di “imporre” il rispetto dei diritti civili in tutto il mondo istituendi il reato di “speculazione finanziaria internazionale” ed escludendo scambi commerciali, finanziari e culturali con chi non adotta queste regole.

.

.

thJU2RCTJL

L’Utopia, di S. Tommaso Moro (è stato fatto Santo, non lo sapevate?)

.

Come sarebbe bello! Dice … ma la tua, Riccardo, è un’utopia! E’ vero, solo che l’utopia è un qualcosa semplicemente non “ancora” realizzato. Non ancora, ma un domani – spero prossimo – vedremo … In ogni caso: guai a non avere (almeno) un’utopia! Ed ecco che ci risiamo: il primo problema nostro non è il lavoro: è il problema antropologico, nel senso che ognuno di noi si dovrebbe sentire padrone del proprio Paese, suo co-artefice e co-difensore e non suo predone. Quindi il secondo problema è il problema morale. Il terzo problema, il lavoro. Ve lo concedo.

.

.

th9L8JM2JRP.S: ma non è solo il maggior costo del nostro personale che danneggia la nostra occupazione. Talvolta la responsabilità è anche dei troppo elevati margini di utile del produttore. Un esempio: su una marca di primo livello (“firma” di lusso)  fabbrica in Italia al costo 10 e vende a 100 (tanto la gente acquista ugualmente la “firma”, costi quel che costi) e per di più porta l’utile nei paradisi fiscali, arriva il cinese che non solo fabbrica all’estero al costo di 5, ma per di più vende a 30, collocandosi all’interno della troppo ampia forbice costo-ricavo italiano che genera un utile spesso portato nei paradisi fiscali dai quali si finanzia la produzione in Cina etc, etc.

.

.