LA CITTA’ E’ ANCHE DELLA POLIZIA MUNICIPALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Novembre, 2014 @ 6:01 pmDetto altrimenti: problema antropologico, la città è anche mia … anzi, doppiamente mia … o almeno così dovrebbe essere, soprattutto se faccio parte del Corpo della Polizia Municipale   (post 1757)
Martedì 18 novembre 2014
Ore 14,30: Piazza della Mostra a Trento. Mi fermo a fotografare il Castello del Buonconsiglio attraverso una trama arabescata d’oro.
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Ore 14,35: scorgo una persona addormentata su di una panchina proprio all’altezza dell’area di sosta dei bus turistici. Fa freddo. Lui indossa una giacchetta leggera e per ripararsi dorme in posizione “fetaleâ€. ai piedi una sola scarpa. L’altra è a terra. Arriva un esponente della Polizia Locale. Io mi aspetto che lo svegli, lo soccorra. Niente di tutto questo. Si avvicina, lo guarda, se ne va. Io lo fotografo di spalle … hai visto mai che mi arresti per … chessò? “Foto abusiva di Pubblico Ufficialeâ€â€¦ è meglio essere prudenti … noi blogger …
. . Â Ore 14,35: una comitiva di giovani appena scesi da un bus turistico osserva la scena. . .
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Dalle ore 14,40 alle ore 15,00: telefono alla Polizia Municipale, 0461 884444. “Gli uffici sono chiusi. per emergenze attendere in lineaâ€. Musichette varie. Attendo lo spazio di due musichette e rotti “per non perdere la priorità acquisitaâ€. Nessuno risponde alla mia chiamata di emergenza. Riattacco. Dentro di me commento: il “barbone†dorme. Ma … solo lui dormiva? No, ragazzi … Infatti …  una tempestiva risposta al telefono, la solidarietà umana, il dovere d’ufficio, la difesa del decoro della città , lo spirito di iniziativa, il buon senso, un comportamento normalmente umano, una normale virtù sociale … tutti comportamenti, sentimenti e qualità  che dormivano … anch’essi, al fianco del “barbone” (al quale chiedo scusa per il termine che sto usando … ma lo sto facendo apposta, provocatoriamente: se una persona si trova in quello stato, va soccorsa in ogni caso, anche se ubriaco, anche se drogato, anche se “semplicemente” disperato, anche se “nient’altro che” barbone: anzi … a maggior ragione!
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