VECCHIA RACCHETTA QUANTO TEMPO E’ PASSATO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Novembre, 2014 @ 2:49 pm

Detto altrimenti: no, ora ti porto in casa, basta cantina ….   (post 1755)

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Oggi sono sceso dabbasso per cercare alcuni gommini … sai … di quelli  che servono a chiudere i tappi automatici. E ti ho rivista. Improvvisamente una scintilla: sei un oggetto prezioso, un “cofanetto” di ricordi … non è giusto trattarti così. E poi sei un pezzo raro, storico, da museo nel senso che tutti ti verrebbero ad ammirare, con la tua struttura in legno, le corde in budello di bue … Ecco, ti voglio collocare alla parete, come un quadro … voglio sentire i commenti dei miei amici quando ti vedranno …

Avevo sei anni quando mi ti hanno regalata. Ora ne ho settanta. Da ragazzino/ragazzo, dopo alcuni anni di “vera gloria”, io ho cambiato mestiere” ed ho abbandonato il tennis, ma tu, tu mi hai sempre seguito. E poi, da grande (io da grande, non tu), ti ho fatto superare una decina di traslochi, per riporti sempre in cantina. E tu hai accettato, senza mai protestare. Vabbè che eri in buona compagnia: una picozza (ancora ottima oggi!), un vecchio paio di ramponi, una corda da 40 metri, un piccolo campionario di chiodi da roccia che conservo per puro ricordo, il casco da alpinismo. Gli scarponi? No, “quello il vecchio scarpone” ha già trovato posto ai “piani superiori”, in uno scaffale normale, accanto ai suoi nipotini: un paio di scarponi da montagna nuovi nuovi.

DSCN0828Dove avevo cominciato a farti “lavorare”. Abitavamo a Genova, ricordi? Vicino casa c’era il circolo ricreativo dell’ILVA (ILVA, oggi diventata tristemente famosa per i noti motivi di inquinamento ambientale a Taranto). Fra le altre strutture, due campi da tennis aperti anche ai ragazzini estranei alla società ma desiderosi di imparare, quali io e mio fratello eravamo. E allora dai … si gioca a tennis! E poi qualche anno dopo … eravamo in vacanza in montagna, a S. Stefano d’Aveto. Vicino al paese un villaggio di villette, il Villaggio Alpino … l’aveva realizzato tale ing. L. (solo l’iniziale per motivi di privacy) … te la ricordi sua figlia R. (solo l’iniziale per motivi di privacy) ? Quanto era carina! Dai che ormai queste cose ormai potremmo ben dirle! Sarà nonna anche lei … Ma torniamo al tennis. L’abbonamento stagionale ti dava diritto a mezz’ora a testa al giorno e siccome ci presentavamo in quattro, facevano due ore. “Ma però siccome che poi” nessun altro si presentava per utilizzare il campo, noi quattro s’andava avanti sino alle campane di mezzogiorno! Evviva la gioventù! Ci si presentava a casa colorati come i pellerossa: già, perchè il campo ovviamente era in terra battuta, non erano ancora stati inventati i campi sintetici.

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Che sia questo uno smash? Comunque NON sono io!

Che sia questo uno smash? Comunque NON sono io!

Il mio “colpo” preferito? La schiacciata da metà campo, con braccio disteso, un gran lavoro di spalla … ha un nome particolare … forse era lo “smash”? Non mi ricordo: infatti … vecchia racchetta quanto tempo è passato!

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Recentemente una persona del nostro gruppo, una signora … non ne ricordo il nome … mi ti aveva chiesto in prestito per partecipare ad un torneo con racchette storiche. Io le dissi che sarei stato d’accordo, solo che poi non ci siamo più incontrati. Ed eccomi qui a scrivere questo articoletto, nella speranza che lei lo legga e si faccia viva. Dammene atto, lo sto facendo per te, per farti vivere una seconda giovinezza! Se non è amore questo …

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