DE FALCO … COME IL COLONNELLO RAPETTO?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Ottobre, 2014 @ 8:02 am
Detto altrimenti: il post non è mio, i titoli e il commento finale, si  (post 1693)
Open blog – Mi scrive Giovanni: “Non è il caso di pubblicare?” Ed io pubblico.
 Inizia
“Molti, come me, lo ricorderanno in quanto eroe: De Falco, il funzionario di guardia costiera che, nei giorni dopo il disastro Costa Concordia, era diventato un simbolo di responsabilità , in contrapposizione allo sconsiderato Schettino. Gregorio de Falco aveva infatti con particolare fermezza ordinato telefonicamente al capitano della nave colpita, Francesco Schettino, di tornare a bordo con l’equipaggio. Il naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012, sarà un evento che ci perseguiterà per molti anni ancora. Il principale responsabile della morte di 32 innocenti – molti di essi coraggiosi che scelsero di non salire sulla scialuppa di salvataggio per dare priorità a bambini e anziani – è il comandante Francesco Schettino, ora a piede libero, talvolta immortalato a feste mondane e persino dietro a cattedre universitarie in quanto relatore di “lectio magistralis†sulla gestione della paura. Ad oggi, mentre il relitto della nave viene demolito al porto di Genova e il processo a carico di Schettino è in corso a Grosseto, giunge la notizia che il capitano Gregorio De Falco subisce un trasferimento a funzioni amministrative. Il responsabile del drammatico naufragio – costato milioni di euro e 32 vite umane, è a piede libero; chi in quel momento cercava di prendere provvedimenti per il drammatico incidente, subisce un trasferimento. Che messaggio stiamo dando al Paese? Perchè chi commette reati è a piede libero e chi è onesto e responsabile subisce un’ingiustizia simile? Ci auguriamo che dietro alla scelta del trasferimento ci siano ragioni ben fondate e responsabili. Vista la situazione però, pretendiamo davvero di conoscerle. Ministro Lupi, chiediamo esser messi al corrente  della ragione di questa scelta.
Firmato: Ivan Vadori, giornalista – San Vito al Tagliamento, Italy
Firmato: Giovanni
 Finisce
Il Colonnello (della Guardia di Finanza) Umberto Rapetto (clicca qui sul blog e ne trovi la storia!) aveva smascherato l’enorme frode fiscale dei gestori delle macchinette mangiasoldi. Trasferito ad altro incarico.
Firmato: il vostro blogger.
.
.
.
P.S.: da internet si apprende (salvo verifica), per la proposta a medaglia d’oro al valor civile:
“Giuseppe Girolamo era un trentenne che per vivere della sua passione, aveva accettato di lavorare sulla Costa Concordia come musicista. Il 13 gennaio 2012 la Costa Concordia finì su uno scoglio mentre si tentava stupidamente di farla passare a poche centinaia di metri dalla riva. La gente a bordo stava cenando. Giuseppe, con la sua band, stava suonando. Quando fu dato l’ordine di abbandonare la nave, questa ormai si stava piegando su un lato e una parte delle scialuppe non era più utilizzabile. Giuseppe quindi decise di lasciare il suo posto in scialuppa ad un bambino. Quel giorno non ce l’hanno fatta una trentina di persone, tra le quali Giuseppe Girolamo. Il 22 marzo, due mesi dopo il naufragio, è stato trovato il suo corpo”.
Chi mi sa confermare la notizia?