TURISMO CULTURALE ITALIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Ottobre, 2014 @ 6:31 am

Detto altrimenti: c’è ancora molto da fare … e allora cosa aspettiamo? Facciamolo!   (post 1674)

Eh no, raga, non ce la faccio a stare zitto! Infatti vengo da una due giorni in Umbria durante la quale, solo per citare qualche dato, chiese splendide si visitano “a gratis” (ma per la Sacra Cappella a Parigi ho dovuto prenotarmi e pagare anticipatamente il biglietto!) E se ad Assisi si chiedesse anche un solo euro ad ogni visitatore, sai quanti fondi si raccoglierebbero da destinare alla manutenzione dei nostri tesori d’arte! Una due giorni durante la quale ho visto una tela gigante del Pinturicchio (vedi qualche post fa) assolutamente non reclamizzata, la sua custodia affidata ad un vecchio pensionato che vi vende i biglietti (€2,00, almeno questi), la sua sicurezza  affidata al fatto che la sua esistenza … “è assai poco conosciuta”!

In bici a Bergamo alta. Visitiamo le due chiese e il battistero, capolavori “da favola” a dir poco. Entrata gratuita (errore!). Mentre siamo assorti nella contemplazione di capolavori d’arte di inestimabile pregio, da fuori provengono gli schiamazzi di alcuni saltimbanchi e di altre iniziative da fiera paesana di campagna, tutte regolarmente autorizzate dal Comune. Ma si può? E se uno volesse anche pregare?

Passeggio per Trento in attesa di andare a godermi un bel concerto (gratuito) di pianoforte nella sala della Fondazione Caritro, vedo una coppia di turisti stranieri, cartina della città alla mano, incerti sul da farsi: li avvicino, li invito. Vengono al concerto felici dell’occasione che è stata loro offerta.

Riva del Garda, concerto (gratuito) all’interno della splendida chiesa barocca dell’Inviolata. Molti turisti passano davanti alla porta della Chiesa senza nemmeno immaginarsi cosa si stanno perdendo di arte barocca e di musica classica.

Val di Genova, scendo in bicicletta dalle cascate del Nardis alla Chiesa di S. Stefano. Di mia iniziativa avverto alcuni pedalatori stranieri degli affreschi dei Baschenis contenuti in quella chiesa. Mi ringraziano e vanno a vederli. Non ne conoscevano l’esistenza!

Potrei continuare a lungo. Ma la goccia che ha fatto traboccare il … post è la seguente. Ieri sera ero a Messa alla Chiesa di Varone, vicino a Riva del Garda dal mio amico Padre Franco. Alla fine della cerimonia, una garbata e tristissima “tirata d’orecchie” ai parrocchiani presenti, parrocchiani di Varone, già … perché Padre Franco ha la cura di ben altre cinque parrocchie! Padre Franco informa: sabato 4 ottobre, in quella Chiesa, concerto (gratuito!) del Coro dell’Università di Monaco di Baviera, cinquanta coristi, pubblico ammontante a cinque (cinque) persone (di Varone), nessuna delle altre cinque parrocchie, nessuno da Riva del Garda, Arco, Torbole, etc.. A fine concerto sono entrati in Chiesa i due autisti dei pullman e in tedesco hanno detto “Così vi aiutiamo ad applaudire” (sic)!

Fino a qui la pars destruens. Ora arriva la proposta, la pars construens: cosa ci vuole a mettere in rete tutte le iniziative e l’intera offerta culturale del Trentino? Non certo Pico della Mirandola o un secondo Einstein … basta avere le idee chiare, un buon programmatore software, un sistema di terminali (quelli della APT, delle banche, dei Comuni, degli Hotel etc.. non c’è problema), ed il “gioco” (che poi invece è una cosa molto seria) sarebbe fatto. E allora, se non ora, quando?

Ecchè, vogliamo fare come in Italia, che ha un patrimonio artistico culturale decine di volte superiore a quello della Francia ma accoglie 40 milioni all’anno di visitatori contro gli 80 della Francia? In Italia …  nella quale l’ente centrale preposto al marketing turistico utilizza l’80% dei fondi che ha a disposizione per i propri costi interni? Eh no, ragazzi … e allora … sveglia! Coraggio Trentino! Diamoci da fare! E’ ora di finiamola …