RIVA VIVA, VIVA RIVA! (Monica Maranelli ed Enrico Fuochi)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Ottobre, 2014 @ 6:42 pmDetto altrimenti: Riva del Garda, of course! (post 1672)
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‘Sta mattina da Trento a Riva ci sono venuto … in bicicletta. Eh si, ragazzi, mica potevo perdermi la pedalata … anche se mi sono trovato “schiacciato fra due professori universitari (Giovanni Soncini e Alessandro Zorat) ed io …. con la maglia a strisce ….
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Ma soprattutto non avrei potuto perdermi  il Concerto organizzato dall’Associazione Amici della Musica … si, quella presieduta per cinquant’anni dal compianto Ruggero Polito ed ora magistralmente gestita dall’amico Franco Ballardini. Il concerto era di quelli riservati ai migliori allievi del locale Conservatorio (Bonporti, Sezione di Riva del Garda). Al pianoforte Monica Maranelli, diplomatasi un anno fa (a 18 anni) con 10 e lode (nel frattempo si è anche presa il diploma del Liceo Scientifico!). Così giovane, un curriculum di tutto rispetto, attualmente impegnata in vari corsi di (super) perfezionamento, già vincitrice di numerosi  concorsi, si è già esibita in moltissimi concerti in Italia e all’estero.
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Il programma eseguito? Schumann (Carnevale di Vienna op. 26 e Chopin, scherzi, mazurche e la ballata n. 22 op. 38 in fa maggiore. E poi due bis: Chopin e Scarlatti: ancora grazie, Monica! Ormai, amici, lo sapete, io sono solo un musicofilo, cioè amante della Musica, non certo un musicologo (vero conoscitore della Musica) e perciò commenterò il Concerto solo con il sentimento. Una ragazzina, prima e dopo il salire sul palco. Una gigante della melodia, quando in abito lungo nero si siede al pianoforte. Una gigante che, a memoria (!), esegue brani difficilissimi con la massima (apparente) naturalezza e spontaneità . Apparente, perchè dietro questo suo successo, ci sono anni ed anni di studio, di amore per quello che si sta facendo e di fiducia in se stessi e nella vita. Altrimenti – al massimo – si diventa solo anche ottimi pianisti “meccanici†ma non pianisti “di sentimentoâ€.
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Ecco, il “sentimento†che partendo dalle “sue†note, note scritte da altri ma che diventano sue, sue di lei, di Monica, il “sentimento†che scende dal palco e ci cattura, ci rapisce … al punto che io – seduto a bella posta in prima fila per scattare qualche foto – sono arrivato sempre in grande ritardo. Milioni di note, di sfumature, di toni, di pause, gestite da quelle dieci giovani dita come se fossero sempre appartenute loro. Monica, mi aspetto che qualche amico musicologo voglia aggiungere il suo commento. Io, da semplice nonno blogger,  che altro posso dire se non “Brava!†…
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E, dopo cena, alle 20,30, sempre a Riva del Garda, in Rocca, il primo appuntamento-evento del Progetto collegato alla imminente presentazione del Libro di Enrico Fuochi “Fotofiabeâ€. Riva viva … che vi avevo detto? E allora, evviva Riva! Nel cortile della Rocca, dicevo, all’aperto, in una serata particolarmente mite – data la stagione e soprattutto il suo andamento bizzarro di quest’anno – Enrico Fuochi, scrittofotografo (o se preferite, fotoscrittografo) di successo, dopo i suoi “FotoGrafie”, “FotoStorie” e “A bordo della Città di Milano”, ha iniziato a parlarci – sotto forma di evento – del suo ultimo lavoro: “FotoFiabe”. Si tratta di un volume di fiabe “nate” da sue fotografie, al contrario di quanto usualmente si fa, e cioè dotare di illustrazioni (foto o disegni) ciò che si è scritto. Lui stesso ne ha scritte lla maggior parte. Alcune portano la firma di suoi amici: Cristina, Mirna, Maria Teresa, Anita … io stesso.
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Una fiaba, una morale. Per adulti che sappiano “tradurle” per i più piccini, un “ritorno al futuro”, un futuro che dobbiamo far rivivere di un passato per tanti aspetti migliore dell’oggi, un passato non ancora distratto da un eccesso di informazione e comunicazione spesso superficiale, distorta e distraente, la quale tende a non lasciare spazio alla fantasia di ognuno.
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Le favole … raccontate ed ascoltate attorno al fuoco, nelle campagne; nelle cucine – unico ambiente riscaldato nell’immediato dopoguerra –  in molte case cittadine. La parola, la lettura a voce alta … la fantasia, la riflessione interiore, beni preziosi che non dobbiamo permettere siano distrutti. Ma … raga, scialla, calma, un segnale positivo c’è: pare infatti che l’audience radiofonico stia superando quello televisivo … In ogni caso, Bravi! Bravo soprattutto tu, Enrico, ma anche la presentatrice Rosanna, il giovane Alessandro, il “Maestro” Masi e – last but not least- la bella e bravissima Flora Vedovelli!
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L’evento. Magistralmente introdotto da Rosanna Sega, che poi leggerà una fiaba. Altri “recitatori” il nostro amico studioso-storico appassionato-letterato-scrittore-rievocatore-calda voce narrante Alfonso Masi accompagnato dal giovane Alessandro Righi.
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Si leggono alcune fiabe. Sullo schermo scorrono le fotografie di Enrico. Sul palco intervalla le letture la dolcissima e preziosa musica di un’arpa, fatta vibrare e vivere dalla bella e bravissima Flora Vedovelli.
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Ecco, termino qui questo mio “post doppio” non senza ricordare i prossimi appuntamenti: giovedì 9 ottobre 2014 ad ore 17,30, a Trento, Biblioteca Comunale, primo piano, sala degli Affreschi, presentazione del volume. Saranno presenti Carlo Martinelli e Don Marcello Farina. Sabato 11 ottobre 2014 ad ore 16, Castello Drena, si inaugura la mostra fotografica aperta fino al 4 novembre, dalle ore 10,00 alle 17,00 dal martedì alla domenica. Non mancate!
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