MATRIMONIO INDIANO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Settembre, 2014 @ 6:06 amDetto altrimenti: indiano dell’India, non degli apache, dei sioux, degli cheyenne, dei seminoli, etc. … (post 1649)
Est modus in rebus, sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum ovvero, v’è una misura nelle cose; vi sono determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto. Nota sentenza di Orazio che richiama al senso della moderazione. Ma si vede che gli Indiani non lo conoscono, Orazio …
L’India. Un paese nel quale ogni giorno vengono stuprate decine di giovano donne e muoiono di fame migliaia di persone, be’ quel paese organizza nel nostro Paese un matrimonio “oltre i limitiâ€. Infatti la figlia del re dell’acciaio indiano si sposa a Fasano di Puglia: 800 invitati, fra i quali vi sono alcuni la cui ricchezza è pari ad un quinto del PIL del loro paese. Budget di spesa per la cerimonia e per i tre giorni di festeggiamenti: 20 milioni di euro, quaranta miliardi delle vecchie lire. Ecco, vedete, io non sono un novello Savonarola, castigatore dei costumi etc., maccome (maccome!) si fa a stare zitti di fronte a questo insulto morale e materiale alla miseria? Se questi sono i “valoriâ€, gli “esempiâ€, i “modelli†cui aspirare, povera umanità !
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Pensate un po’ quanto ci avrebbero guadagnato gli sposi e l’intero loro paese d’origine se in luogo di questo scempio di risorse, avessero optato per una cerimonia semplice, destinando quelle somme al reinserimento sociale e materiale delle ragazze indiane violentate dai “veri uomini†indiani! Nel frattempo i nostri due marò, originari della Puglia, stanno per compiere tre anni di permanenza in India …
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In quali categorie ho classificato questo mio post? Nelle seguenti: “attualità , civiltà , morale, caste”  nel senso di “inciviltà e immoralità delle attuali caste “
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